Secondo le previsioni di TPER, entro il 2030 il 12% della flotta sarà costituito da autobus a idrogeno. Andrà davvero così?
Entro il 2024 37 nuovi modelli
Durante l’Hydrogen Energy Summit & Expo (HESE) svolto alla Fiera di Bologna, sono stati affrontati temi relativi al futuro utilizzo sostenibile del carburante.
A fare il punto sulla situazione Giuseppina Gualtieri, Presidente e Amministratore Delegato di TPER (Trasporto Passeggeri Emilia Romagna), precisando che, entro il 2024, saranno già disponibili 37 nuovi modelli.
Finanziamenti Pnrr
Per concretizzare tutto questo, verranno utilizzati finanziamenti del Pnrr, al fine di sviluppare nuove strategie e tecnologie basate sull’H2 come vettore energetico, oltre che come carburante alternativo.
Durante la fiera di Bologna, si è parlato infatti di come poter sfruttare al massimo le caratteristiche del combustibile ottenuto in modo sostenibile: dalla produzione di elettrolizzatori e infrastrutture di trasporto, all’alimentazione di veicoli e altri prodotti rinnovabili.
Il piano di TPER
Ma il vero piano di TPER è più esteso di così. Entro i prossimi 7 anni, la società per azioni italiana prevede che il 12% della sua flotta sarà composta da soli autobus a idrogeno.
Per soddisfare tale obiettivo però, Cassa Depositi e Prestiti sostiene il progetto con 93 milioni di euro messi a disposizione. Inoltre, il gruppo può anche contare sul supporto di alcuni istituti bancari, come Bper.
Il progetto di energy mix del Trasporto Passeggeri Emilia Romagna è dunque molto ambizioso, ed è riuscito a catturare l’attenzione di grandi produttori esteri, come l’azienda polacca Solaris Bus & Coach, che si è da poco aggiudicata il più grande ordine per nuovi bus ad H2 mai assegnato in Europa.
