L’India sta trattando con l’Unione Europea un possibile accordo di fornitura di idrogeno verde: fino a 10 milioni di tonnellate annue.
L’accordo con l’Ue
Una delle ambizioni dell’India è diventare uno dei principali fornitori di idrogeno verde delle economie avanzate, mettendone a disposizione un enorme quantitativo.
In vista di tali obiettivi, secondo quanto riferito dalla Reuters, l’esecutivo di Nuova Delhi sta avviando un accordo con l’Ue proprio per l’esportazione del carburante e di 5 milioni annui di ammoniaca green verso Singapore. In cambio dell’export, le aziende dovranno impegnarsi a investire di più nel Paese asiatico.
10 milioni di tonnellate annue dal 2030
Se l’accordo con Bruxelles dovesse andare a buon fine, potrebbe essere sufficiente a coprire tutta la domanda di importazione di idrogeno del Vecchio Continente, che nel REPowerEU la stessa Commissione Ue ha stimato proprio in 10 milioni di tonnellate annue, a partire dal 2030.
2,13 miliardi di dollari per l’H2 pulito
Lo scorso anno, l’India ha messo a punto una strategia che dovrebbe portare il Paese a diventare un esportatore importante di H2 pulito a livello globale, prevedendo un piano di incentivi pari a 2,13 miliardi di dollari. Ci riuscirà?
Tutto questo, si aggiunge alle richieste del segretario indiano all’Energia, Alok Kumar, sul progredire sempre di più sul settore delle rinnovabili, costruendo nuovi impianti al fine di raggiungere l’obiettivo del 90% di elettricità proveniente da fonti green entro il 2047.