La multinazionale finlandese Wärtsilä ha presentato ufficialmente il primo motore al mondo per centrali elettriche al 100% hydrogen-ready, che sarà pronto nel 2025. Si tratta di un passo importante per il raggiungimento di zero emissioni, ma a quanti altri impianti del genere si sta lavorando a livello mondiale?
Il progetto finlandese
Il progetto finlandese dell’azienda Wärtsilä sembrerebbe prendere adesso una forma più concreta. È già da un po’ che il Gruppo testa i suoi motori utilizzando solo idrogeno puro per il funzionamento. L’idea è favorire così la transizione verso sistemi più decarbonizzati, tentando di soddisfare così almeno il 13% della domanda energetica globale al 2070.
Non si era ancora arrivati ad avere sul mercato propulsori in grado di utilizzare solo il carburante rinnovabile. Era sempre stato necessario in qualche modo integrare l’H2 con altro genere di combustibili.
Quello del Gruppo scandinavo però, è quasi pronto per essere il primo al mondo ad essere riconosciuto al 100% hydrogen-ready, basato sulla piattaforma dell’azienda già certificata, e che ha già accumulato oltre 1 milione di ore di attività.
I test
Una volta che tutti i test, iniziati nel 2021, sono stati completati, l’attuale tecnologia appena presentata è pronta per rivoluzionare il mondo dell’elettrificazione. A supporto della transizione energetica, si utilizzerà dunque solo H2 ottenuto tramite elettrolisi, con combustibili derivati utili però per lo stoccaggio a lunga durata.
Si adopereranno poi altre Fer, come fotovoltaico e soluzioni di accumulo agli ioni di liti, per supportare il lavoro del motore e raggiungere gradualmente i target climatici fissati da qui al 2030 e 2050. Senza la collaborazione di altre rinnovabili infatti, secondo il Gruppo scandivano non si arriva da nessuna parte.
Le prime unità
Il motore per centrali elettriche Wärtsilä sarà pronto nel 2025, con le prime unità da ordinare a partire dal 2026. Tutto questo poi, arriva dopo che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha emanato nei giorni scorsi un Decreto direttoriale, pari a oltre 1,7 miliardi di euro.
Il fine è sostenere le filiere produttive per la transizione, incentivando l’utilizzo di batterie; pannelli solari; turbine eoliche; pompe di calore; elettrolizzatori; dispositivi per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCUS).
Una collaborazione con Capwatt
In tutto il mondo, si sta comunque lavorando a dispositivi simili come quello progettato dall’azienda finlandese, che dall’avere fino al 25% di H2 otterrà presto il 100%.
La stessa Wärtsilä ha avviato una collaborazione con Capwatt, fornitore portoghese. L’obiettivo è alimentare la centrale elettrica situata a Maia provando una miscela a base di idrogeno verde e gas naturale.