Il futuro network di idrogenodotti tedesco si estenderà per 9.700 km e ci vorranno 20 miliardi di euro per realizzarlo.
Il maxi progetto
Quello al quale sta lavorando la Germania è un maxi progetto che sarà finanziato da risorse private, e che si inserisce nella nuova strategia per l’idrogeno varata la scorsa estate dal governo: capacità di elettrolisi da raggiungere da qui al 2030 di 10 GW.
Il nuovo sistema di condotte sarà costituito per il 60% da pipeline già esistenti, e fino a oggi utilizzate per il gas naturale, allo scopo di riconvertirle per rifornire porti, cluster industriali, impianti di stoccaggio e centrali elettriche.
I lavori di costruzione della rete, che si estenderà per 9.700 km, dovrebbero iniziare già il prossimo anno.
La Germania e l’idrogeno verde
Come Paese, la Germania è uno di quelli più impegnati nella produzione di idrogeno verde, ed è per tale ragione che sta sempre più investendo in infrastrutture, e non solo idrogenodotti, per la produzione, il trasporto e l’uso del carburante.
La strategia della Nazione? Promuovere l’H2 come vettore ad alta intensità energetica e come partecipante attivo alla decarbonizzazione e al raggiungimento della neutralità climatica.
Collaborare con altri partner internazionali
Collaborare con altri partner internazionali, significa infatti sviluppare una catena del valore su scala globale, dando vita anche a nuove tecnologie legate al combustibile.
Il futuro network tedesco sarà per esempio collegato a tutti quegli Stati membri potenziali produttori di idrogeno, in previsione di una progressiva crescita della domanda.
La capacità complessiva della rete sarà di circa 3 volte il fabbisogno di idrogeno in Germania stimato per il 2030, e il Paese, che entro la fine del decennio sarà in grado di produrre internamente solo 20-30 TWh, dovrà coprire il 70% dei suoi futuri consumi tramite importazione.