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Idrogeno verde, inaugurato il nuovo impianto indiano da 4,3 tonnellate al giorno

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Tecnimont Private Limited, controllata indiana del Gruppo omonimo di riferimento, e NextChem inaugurano il primo impianto di idrogeno verde per il cliente GAIL, dopo l’accordo firmato. Quali le speranze e gli obiettivi?

L’impianto

L’impianto, nato da un progetto aggiudicato a maggio 2022, è opera di un accordo tra Tecnimont Private Limited e NextChem. L’obiettivo principale? Produrre 4,3 tonnellate al giorno di idrogeno verde grazie a un elettrolizzatore da 10 MW.

Il sito è stato però realizzato per GAIL, nota per essere la prima impresa indiana, incentrata sul gas, ad aver avviato la generazione di H2 pulito su larga scala.

Lo stabilimento poi è in linea con la cosiddetta ‘Green Hydrogen Mission’ nazionale, che punta a raggiungere almeno 5 milioni di tonnellate all’anno di carburante entro il 2030.

L’indipendenza energetica

Poter produrre e sfruttare tale combustibile green è considerata una necessità in vista di quella che è una delle ambizioni più importanti per lo Stato indiano: arrivare a un’indipendenza energetica al 2047, per avere poi zero emissioni al 2070.

L’idrogeno verde dunque è considerato dalla Nazione come un elemento strategico per la transizione, utile tra l’altro per una serie di applicazioni: stoccaggio a lungo termine di energia rinnovabile, in sostituzione dei combustibili fossili per le industrie e per il settore trasporti, per la generazione decentralizzata di elettricità.

Alessandro Bernini, CEO del Gruppo Maire che controlla NextChem e Tecnimont, ha espresso il proprio entusiasmo per questo risultato. Il nuovo impianto sarà infatti il più grande del Paese e lo supporterà in quelli che sono gli obiettivi da soddisfare da qui ai prossimi anni.

Un contratto EPC

Per Tecnimont Private Limited avviare la nuova infrastruttura sarà di certo una soddisfazione dopo essersi aggiudicata un contratto EPC, che ha in genere come oggetto primario il miglioramento energetico di un edificio o di uno stabilimento. Il valore economico di quanto deciso non è però noto, in quanto ritenuto di natura confidenziale.

Sempre per Bernini, il progetto non solo rappresenterà un traguardo verso un’industria più green, ma unire l’idrogeno verde alla rete del gas, o utilizzarlo come feedstock sostenibile per decarbonizzare il settore dei fertilizzanti, sarà essenziale per garantire l’accelerazione e la crescita dell’economia a idrogeno verde.

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