In linea con l’ultimo rapporto IEA, anche l’analisi commissionata dalla Banca europea per gli investimenti, l’International Solar Alliance e dall’Unione africana, evidenzia che la generazione di idrogeno verde su larga scala potrebbe consentire all’Africa di fornire, entro il 2035, 25 milioni di tonnellate di H2 green ai mercati energetici globali, pari al 15% dell’attuale gas utilizzato nell’Unione europea.
Nuovi mercati a prezzi competitivi
L’Africa potrebbe diventare la maggior esportatrice di idrogeno pulito entro il 2035. Dal Rapporto IEA Africa Energy Outlook 2022 pubblicato lo scorso giugno già si evinceva, infatti, che il continente nei prossimi anni potrebbe raddoppiare le entrate derivanti dall’esportazione di fonti energetiche rinnovabili, a partire proprio dall’idrogeno. Le vaste risorse minerarie presenti sul territorio, necessarie alla realizzazione degli impianti e dunque alla produzione di energia pulita, sono destinate a creare nuovi mercati a prezzi competitivi a livello internazionale. Inoltre, alcuni dei progetti sull’idrogeno attualmente in corso, finalizzati alla produzione di ammoniaca verde per fertilizzanti, potrebbero incidere anche in termini di sicurezza alimentare. Se gestiti in modo corretto, dunque, secondo i dati riportati dall’Agenzia Internazionale per l’Energia, solare, idrogeno verde e altre energie rinnovabili rappresentano una promessa per il futuro economico e sociale dell’Africa.
Un potenziale da 1 trilione di euro
A confermare quest’analisi e lo straordinario potenziale africano nel settore dell’idrogeno verde, arriva anche un nuovo studio commissionato dalla Banca europea per gli investimenti, l’International Solar Alliance e dall’Unione africana, con il supporto del governo della Mauritania, HyDeal e UCLG Africa. Il rapporto “Africa’s Extraordinary Green Hydrogen Potential” rappresenta la prima ricerca dettagliata sul possibile sviluppo dell’idrogeno verde in tutto il continente.
Secondo il documento, la produzione potenziale di idrogeno verde dell’Africa equivarrebbe a circa un 1 trilione di euro. Si parla di 50 milioni di tonnellate di idrogeno verde all’anno entro il 2035, una quantità tale da garantire l’approvvigionamento energetico globale, favorendo la creazione di posti di lavoro, la decarbonizzazione dell’industria pesante e un più agevole accesso all’acqua pulita e all’energia sostenibile.
Opportunità d’investimento
Il nuovo studio combina l’analisi delle opportunità di investimento concentrandosi su tre hub: Mauritania, Marocco, Africa meridionale ed Egitto, con una tabella di marcia che contempla soluzioni tecniche, economiche, ambientali e finanziarie per sbloccare lo sviluppo commerciale.
Un investimento di 1 trilione di euro in idrogeno verde può fornire l’equivalente di oltre un terzo dell’attuale consumo energetico dell’Africa, aumentare il PIL, migliorare l’approvvigionamento idrico pulito e dare potere alle comunità.Gli investimenti su larga scala nel settore potrebbero, infatti, trasformare le forniture di acqua pulita nelle aree regolarmente colpite da siccità sopperendo alle carenze idriche croniche.
Decarbonizzazione dell’industria pesante africana
La nuova analisi stima che gli investimenti in H2 green potrebbero ridurre le emissioni di carbonio in Africa del 40%, sostituendo 500 milioni di tonnellate di CO2 all’anno.