Iberdrola sta ridimensionando i propri obiettivi sull’idrogeno verde, a causa del ritardo nell’ottenimento dei fondi pubblici. Ma ci saranno conseguenze per il panorama italiano? Considerando la forte presenza del gruppo nella penisola?
Nuovi target
Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Reuters, Iberdrola sta rivedendo le proprie ambizioni sull’idrogeno green, per via di un ritardo sui fondi pubblici.
In tale quadro, la compagnia spagnola progetta dunque nuovi target da soddisfare, non più incentrati su 350.000 tonnellate annue di H2 da generare al 2030, bensì su 120.000 tonnellate.
Parliamo di una situazione che di certo preoccupa, considerando che si tratta di un taglio di quasi i due terzi del carburante da produrre. Si continuerà comunque a lavorare su un piano di investimenti da ben 45 miliardi di dollari, con l’intento di potenziare la rete elettrica e incrementare la capacità delle rinnovabili e dei sistemi di stoccaggio. Ma questa situazione che ripercussioni ha per l’Italia?
Conseguenze
L’azienda spagnola ha sempre investito moltissimo sul territorio italiano. Proprio di recente, il gruppo ha firmato un accordo con IB Vogt per la costruzione di Fénix in Sicilia, l’impianto fotovoltaico da 245 MW che sarà anche il più grande della penisola.
Il CFO di Iberdrola, José Sainz Armada, ha specificato durante la presentazione del piano che il ridimensionamento degli investimenti riguarderà solo l’idrogeno, e non intaccherà altri fonti alternative. E questa potrebbe essere una buona notizia per l’Italia, considerando che la forte presenza qui della società è legata in particolare all’energia solare.
Ci saranno dunque conseguenze particolari? Questo sarà da valutare, considerando che la società spera comunque di ricevere presto i fondi pubblici per poter sbloccare la situazione.
KEY – The Energy Transition Expo
Iberdrola tra l’altro, è stato presente per la prima volta al KEY – The Energy Transition Expo quest’anno, dedicato alle nuove tecnologie e soluzioni integrate per l’efficienza energetica e le Fer.
Essendo però conosciuto come uno dei leader mondiali per quel che concerne l’idrogeno verde, l’ultima decisione potrebbe rallentare invece i progetti internazionali per lo sviluppo di un settore ritenuto fondamentale per la transizione.
L’International Energy Agency ha anche avvertito che il mercato potrebbe esssere ostacolato anche dai costi di produzione più elevati e dalla domanda limitata.