Roma, 22/11/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Idrogeno rinnovabile, l’impianto in Norvegia con elettrolizzatori da 24 MW

11
Home > News > Idrogeno > Idrogeno rinnovabile, l’impianto in Norvegia con elettrolizzatori da 24 MW

Il produttore di fertilizzanti Yara International ha avviato la produzione di idrogeno rinnovabile e ammoniaca presso il nuovo stabilimento di Heroya, in Norvegia. Parliamo di un elettrolizzatore da 24 MW i cui lavori sono iniziati nel 2022. Ad oggi il più grande impianto mai entrato in funzione in Europa.

Le possibilità di sviluppo

Il nuovo stabilimento di Heroya, in Norvegia, sembra garantire ottime possibilità di sviluppo. Questo si deve soprattutto alle sue dimensioni, considerando che stiamo parlando di quello che potrebbe essere il più grande impianto in funzione in Europa per quel che concerne la produzione di H2 green.

La costruttrice del sito, l’azienda Yara International, ha comunicato di aver già consegnato i primi fertilizzanti, ottenuti con processi a basse emissioni di CO2, alla cooperativa agricola svedese Lantmannen.

Quotidianamente, si prevedono circa 10.000 kg di carburante verde, e dunque un volume sufficiente a produrre circa 20.500 tonnellate all’anno di ammoniaca. Quest’ultima poi, sarà convertita in 60.000-80.000 tonnellate di fertilizzante.

Elettrolizzatori da 24 MW

Stiamo dunque parlando di un sito che avrà una notevole importanza nel Vecchio Continente, e non solo per i suoi potenti elettrolizzatori da 24 MW. Bisogna infatti sapere, che la stessa Yara International è l’impresa norvegese tra le più riconosciute al mondo per la produzione di fertilizzanti.

Il nuovo centro per la produzione del combustibile sorgerà tra l’altro di fianco a uno stabilimento già in funzione, in modo tale che tutti gli impianti attivi possano lavorare insieme per far risparmiare almeno 41.000 tonnellate di emissioni di CO2.

Idrogeno in grandi quantità

Per poter raggiungere tutti i risultati sperati e ottenere l’idrogeno in grandi quantità, servirà tempo e impegno, considerando che quella dei fertilizzanti è una delle filiere più esigenti in assoluto. Ma non è solo questo il problema. Fino ad oggi il settore è stato anche responsabile di parte dell’inquinamento ambientale, utilizzando solo H2 proveniente dalla raffinazione del gas naturale.

Per questa ragione, passare all’idrogeno verde è ciò che serve per poter assicurare maggiore sostenibilità, ma come fare? Come contrastare i costi di produzione che fino a questo momento sono stati troppo elevati e poco convenienti?

Articoli correlati