Lungo l’Autostrada del Brennero ci saranno in futuro 14 centri per la produzione e la distribuzione di idrogeno green, come comunicato dal direttore generale.
Il progetto
Il progetto, avanzato durante l’evento di presentazione della ‘Dolomite Conference’ dedicata alla transizione climatica e che si terrà a ottobre, si pone l’obiettivo di realizzare lungo l’A22 almeno 5 centri di produzione e 9 stazioni di rifornimento di idrogeno, come riferito dal direttore generale di Autostrada del Brennero Carlo Costa.
Ogni impianto di distribuzione rifornirà qualsiasi tipo di veicolo ad H2 grazie all’utilizzo di diversi erogatori, con la previsione di iniziare i lavori nel 2024.
L’autostrada conta già 9 punti nei quali viene generato il combustibile, ma la vera novità sta nel compiere un ulteriore sviluppo e costruirne degli altri.
Ambisce dunque a questo l’azienda italiana di Costa, che ha presentato l’evento dal titolo ‘Nuova Speranza per il Clima – Azioni Oltre le Parole’ in collaborazione con il think tank Vision, l’Università Bocconi, il Politecnico di Milano, l’Università di Trento e la OXFORD Blavatnik School of Governance.
150 milioni di euro investiti
L’Amministratore Delegato di Autostrada del Brennero, Diego Cattoni, aveva già annunciato durante un altro evento quelli che erano un po’ i piani della società, che sta dunque scommettendo sull’H2 verde in modo massiccio, investendo nella sua crescita 150 milioni di euro per diversi progetti, che hanno tutti lo scopo di abbassare le emissioni e migliorare la qualità dell’aria.
L’Italia e l’idrogeno
Tra tutti i Paesi che stanno puntando su questa fonte energetica, l’Italia è sicuramente tra le protagoniste, con tantissime innovazioni che diverse realtà stanno portando sul mercato sia nell’ambito trasporti, come i primi 4 autobus a idrogeno in arrivo a Venezia, ma non solo.
Per esempio, la startup italiana del gruppo Clean Technology System Hydrogen (CTS H2), la H2homeplus, ha proposto un nuovo sistema per stoccare energia green grazie all’accumulo di questo combustibile, al fine di rendere le abitazioni off-grid.
Quali saranno i prossimi sviluppi?