Il trasporto locale californiano si servirà di idrogeno prodotto negli Stati Uniti per alimentare il primo treno passeggeri. Lo scopo è raggiungere gli obiettivi di neutralità carbonica entro il 2045.
Il primo treno passeggeri a idrogeno
A San Bernardino, città della California meridionale, è stato presentato il primo treno passeggeri a idrogeno prodotto direttamente negli Stati Uniti. Secondo il Guardian, dovrebbe entrare in funzione nel 2025 .
Per altro, tale combustibile avrà un ruolo pivotale nel riassestamento della mobilità pubblica. Un settore particolarmente delicato, all’interno dei processi nazionali e globali di decarbonizzazione.
Il fatto che il nuovo mezzo, soprannominato ‘Zemu’ sia stato svelato proprio a San Bernardino si è connotato di uno specifico peso simbolico. Secondo uno studio dell’American Lung Association, la città non ha raggiunto la soglia minima di ‘aria pulita’. Troppo, infatti, l’inquinamento da ozono e particelle.
‘Zemu’ e la portata di un cambiamento da scrivere
Oltre all’aspetto sonoro – con la riduzione dell’inquinamento acustico – il punto forte di ‘Zemu’ ($ 20 milioni il suo costo) è il suo sistema di propulsione. Una cella ibrida a combustibile idrogeno e un sistema di batterie alimenteranno un vettore che avrà a disposizione fino a 108 posti. Certo, la tratta operativa sarà tutt’altro che infinita.
In effetti, il treno circolerà tra le città di Redlands e San Bernardino lungo una linea di 9 miglia (circa 14,5 chilometri) nota come ‘Arrow Corridor’. Si tratterà comunque di un vero e proprio spartiacque, all’interno di un territorio famoso soprattutto per la sua alta concentrazione di autostrade, cantieri ferroviari e strutture industriali.
Significherà, oltre la materialità del mezzo, cercare un nuovo paradigma, pur con tutte le difficoltà del caso, enormi. Che la California sia uno dei più importanti stati dell’Unione, lo si evidenzia anche nelle ambizioni con le quali si sta portando avanti la riconversione dell’economia.
L’aver posto l’idrogeno al centro – nonostante i costi e le incognite che ancora permangono – è stato esemplificativo in tal senso. Il focus è fissato al 2045. I primi risultati, però, dovranno arrivare molto prima.