L’accordo tra Unione Europea e Namibia nel campo delle materie prime e dell’idrogeno rinnovabile.
1 miliardo di euro
L’Unione Europea sta avviando una partnership con la Namibia. L’intenzione è investire 1 miliardo di euro sulle forniture di materie prime e lo sviluppo di idrogeno green.
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Paese africano, Hage Geingob, stanno infatti lavorando a degli accordi preliminari che, in realtà, sono stati siglati un anno fa, ma che devono ancora dare i propri frutti.
Il potenziale del Paese africano
L’Ue conosce il grande potenziale della Nazione situata lunga la costa atlantica, e per la stessa von der Leyen, “insieme si potrà contribuire alla decarbonizzazione e a un futuro più sostenibile per tutti”.
Durante la COP26, è partita anche l’Africa Green Hydrogen Alliance, allo scopo di sfruttare al massimo tutte le risorse del territorio, e creare una nuova consapevolezza del settore, delle opportunità e delle azioni da mettere in campo.
In Italia, per esempio, la società Snam ha lanciato un progetto proprio per sostenere l’import di H2 dalle zone settentrionali del Paese, dal nome ‘SunsHyne Corridor’.
L’obiettivo? Gestire entro il 2030 una fitta rete di idrogenodotti per il trasporto del combustibile, lunga 3.400 Km e costituita per l’85% di pipeline già utilizzate per il gas naturale, ma poi riconvertite.
Inoltre, come sottolineato anche dal rapporto IEA Africa Energy Outlook 2022, già dall’anno scorso si capiva che il continente avrebbe potuto raddoppiare presto le entrate derivanti dall’esportazione di fonti energetiche rinnovabili, grazie a tutte le materie prime presenti sul territorio, e necessarie alla realizzazione degli impianti.
La roadmap
La roadmap per gli accordi tra Unione e Namibia sarà varata in questi giorni, per coprire tutto il periodo 2023-2025 e incrementare e rafforzare la value chain dell’idrogeno green, sfruttando l’esperienza delle aziende europee in tale ambito.
