Produrre idrogeno verde con un metodo che utilizza biocatalizzatori ‘elettrizzati’. Ecco l’innovazione apportata da alcuni ricercatori di Tel Aviv.
I biocatalizzatori ‘elettrizzati’
Il nuovo metodo messo a punto da un gruppo di ricercatori di Tel Aviv sfrutta dei biocatalizzatori definiti ‘elettrizzati’ per la produzione di idrogeno verde, raggiungendo un’efficienza superiore al 90%.
Questa si presenta dunque come un’alternativa all’elettrolisi che non solo è più economica, ma garantisce anche delle prestazioni ottimali.
Inoltre, il processo può essere anche alimentato da altre fonti alternative, come pannelli solari o turbine eoliche, supportando ancor di più lo sviluppo delle rinnovabili.
Ma cosa sono i biocatalizzatori? Si tratta di enzimi naturali utilizzati come catalizzatori e che in questo caso, venendo elettrizzati, sono in grado di generare H2 senza l’utilizzo di metalli preziosi, offrendo anche completa biodegradabilità.
L’acqua salata per l’H2
Questa tecnologia sperimentata a Tel Aviv permette anche di ottenere H2 pulito utilizzando acqua salata, aggiungendo così una caratteristica in più che non possibile avere con l’elettrolisi tradizionale.
Si tratta di un esperimento che dovrà fare dei passi da gigante per imbattersi sul mercato come alternativa valida, ma i risultati che ha già dato sembrano essere molto promettenti.
