Seingim, società ingegneristica di Ceggia (Venezia), ha firmato un contratto con con thyssenkrupp nucera Italy, ovvero la filiale italiana della joint-venture tra thyssenkrupp e De Nora. L’obiettivo? Puntare a un parco elettrolizzatori da 700 MW e decarbonizzare il settore siderurgico tramite l’idrogeno.
Decarbonizzazione del settore siderurgico
La società veneta Seingim ha siglato un contratto con la filiale italiana di thyssenkrupp nucera. L’idea è dar vita a un parco di elettrolizzatori da 700 MW alimentati solo da energia pulita. L’H2 generata poi, sarà utilizzata per la produzione di acciaio verde puntando con il tempo alla decarbonizzazione del settore siderurgico.
Parliamo infatti di una delle principali fonti di inquinamento a livello mondiale, e di un materiale utilizzato per almeno il 70% per la realizzazione delle pale eoliche. Si tratta dunque di processi che comportano un’elevata intensità energetica e che prevedono l’utilizzo di altiforni fortemente inquinanti.
È soprattutto negli ultimi anni che si stanno sperimentando dei metodi alternativi per abbassare le emissioni, utilizzando magari dei carburanti ottenuti tramite elettrolisi.
Il più grande d’Europa
L’impianto al quale stanno lavorando adesso le due realtà punta dunque alla generazione di acciaio in modo sostenibile, con l’idrogeno utilizzato come agente riducente in sostituzione del gas metano.
Il nuovo sito dovrebbe diventare il più grande d’Europa alimentato con energia eolica prodotta nel Mare del Nord, ma staremo a vedere se tutto andrà come previsto.
L’ingegneria di dettaglio
Seingim, in quanto società specializzata sul progresso dell’ingegneria civile e industriale, si occuperà nello specifico proprio dell’ingegneria di dettaglio riguardo il progetto. Tra l’altro, non è la prima volta che l’azienda veneta si dedica a iniziative che concernono la filiera dell’H2.
Già a inizio 2024 infatti, si era aggiudicata la gara d’appalto indetta da AcegasApsAmga S.p.A. per la progettazione di ‘Hydrogen Hub Trieste’, sito dedicato alla produzione di idrogeno verde da 2.5 MW. Quali saranno i prossimi passi in avanti per rendere l’industria siderurgica più sostenibile possibile?
La produzione del DRI
Nel panorama italiano, la produzione del DRI continua senza sosta. Questa sigla sta per ‘Direct Reduced Iron’ e fa riferimento al processo utilizzato per produrre difatti il metallo in modo più green.
Sono tante le aziende italiane che si stanno spendendo per questo, tra le quali Tenova e Danieli che hanno dato vita a tecnologie attenzionate anche dal gigante giapponese Nippon Steel.
Su questo fronte, l’obiettivo è condurre sempre più sperimentazioni, cercando di capire fino a che punto si potrà arrivare e se si riuscirà davvero a decarbonizzare un settore così hard to abate.