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Idrogeno, 2,2 miliardi di euro alla Germania per decarbonizzare l’industria

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Il Governo tedesco ha notificato alla Commissione Europea una misura da 2,2 miliardi di euro. L’obiettivo? Supportare investimenti nell’elettrificazione dei processi industriali e tentare di decarbonizzarli con l’utilizzo di combustibili più sostenibili.

2,2 miliardi di euro

La Commissione europea concede alla Germania altri 2,2 miliardi di euro per sostenere gli investimenti nella decarbonizzazione della produzione industriale, favorendo la transizione verso un’economia a zero emissioni. Il nuovo schema di aiuti, di recente approvato a Bruxelles, aiuterà così Berlino a decarbonizzare alcuni processi.

Mediante infatti sovvenzioni dirette, la misura sarà aperta alle aziende da sempre incentrate sull’uso delle fossili, e a tutti quei progetti ammissibili nati allo scopo di ridurre le emissioni, di almeno il 40% rispetto a oggi.

Le altre caratteristiche del provvedimento

Ma quali sono le altre caratteristiche del provvedimento? Per spingere verso una maggiore sostenibilità ambientale, si sta puntando molto sull’elettrificazione diretta e sull’utilizzo di carburante più green, come l’idrogeno ottenuto da rinnovabili. I finanziamenti messi a disposizione dall’Ue, non potranno superare i 200 milioni di euro per singolo beneficiario, e dovranno essere assegnati non oltre il 31 dicembre 2025.

Tutto questo, al fine di accelerare la transizione energetica e aiutare la Germania a ridurre più rapidamente la propria dipendenza dai combustibili inquinanti. Inoltre, chi avrà la possibilità di ricevere tale supporto economico, non potrà aumentare la propria capacità produttiva, come effetto dei progetti finanziati, di oltre il 2%.

Lo Stato membro con la spesa più alta

In tale contesto, la Nazione si conferma come lo Stato membro con la spesa più alta in termini di aiuti di Stato concessi alle proprie imprese nel 2022, con 73,67 miliardi di euro complessivi. A seguire poi la Francia, con 44,79 miliardi, e l’Italia con 27,61.

In generale poi, secondo un recente rapporto pubblicato dalla Commissione europea, complessivamente il Vecchio Continente ha investito 228 miliardi di euro comprese anche di misure di crisi relative alla pandemia e alla guerra in l’Ucraina.

Nuovi accordi e siti di stoccaggio

Su quello che è in particolare l’H2, il Paese sta puntando molto come parte della propria strategia per la transizione energetica e la neutralità climatica. Continua infatti a perseguire obiettivi piuttosto ambiziosi, quali produrre 5 GW di elettrolizzatori entro il 2030, e fino a 10 GW al 2040.

Berlino poi è sempre alla ricerca di nuovi accordi e siti di stoccaggio da realizzare, così come è sempre pronta a investire denaro per la crescita di questo settore. Quali saranno i prossimi sviluppi?

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