La Commissione europea da via libera al progetto di idrogeno verde H2Sines, che otterrà dei finanziamenti rimanendo fuori dall’indagine legale in corso.
Un progetto di interesse comune
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa portoghese Lusa, la Commissione europea ha deciso che il piano per la produzione di idrogeno a Sines, a sud di Lisbona, riceverà il sostegno finanziario dell’Ue, in quanto non oggetto di indagine e in quanto progetto di interesse comune.
Parte di un elenco di 116 iniziative
Per questo H2Sines è parte ora di un elenco che comprende 166 iniziative energetiche transfrontaliere ammissibili ai fondi dell’Unione, tutte in linea con il Green Deal e ritenute essenziali per la realizzazione del mercato interno europeo.
Si è così deciso che l’elettrolizzatore resta fuori dall’attuale indagine che ha costretto il primo ministro portoghese, António Costa, a dimettersi, per via di una presunta corruzione in affari multimiliardari relativi al litio, all’idrogeno verde e ai centri dati.
In cosa consiste il progetto a Sines
Ma in cosa consiste il progetto a Sines esattamente? L’intento è creare una catena di approvvigionamento marittimo di H2 liquido rinnovabile tra la città portoghese e Rotterdam, nei Paesi Bassi.
In tema di interconnessioni infatti, Bruxelles ha scelto il “corridoio Portogallo – Spagna – Francia – Germania” come progetto di interesse comune (Pci), che potrà beneficiare non solo di aiuti economici ma anche di procedure semplificate di autorizzazione e regolamentazione, che permetteranno che tutto si risolva nei tempi più brevi possibili.
Le ambizioni del Portogallo
Ad ogni modo, le ambizioni del Portogallo in tema di sviluppo di idrogeno pulito sono piuttosto alte. Il Paese infatti ha puntato quest’anno a una grande produzione del carburante investendo ben 10 miliardi di euro per 8 progetti, con l’idea di poter avere un ruolo da leader nel settore.