E-fuel ed e-cherosene al centro delle nuove ricerche Enea per il comparto aereonautico. Gli studi, finanziati dal MASE con fondi PNRR per 110 milioni di euro, hanno l’obiettivo di implementare carburanti green in uno dei settori più difficili da elettrificare.
E-fuel basati su idrogeno rinnovabile e anidride carbonica
I cosiddetti carburanti green sono oggi al centro dell’attenzione di quei settori in cui l’elettrificazione diretta è di difficile implementazione. Uno di questi è certamente il comparto aereo. Il Piano Operativo di Ricerca (POR) sull’idrogeno rinnovabile coordinato da ENEA, ha proprio lo scopo di affrontare le diverse sfide tecnologiche relative all’impiego dell’idrogeno green nei trasporti. Finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con fondi PNRR, per un importo di 110 milioni di euro, è il pilastro su cui si basano le iniziative di ricerca nel settore avviate dall’Ente. L’ultima, in collaborazione con il Politecnico di Milano, è quella che prevede lo sviluppo di e-fuel basati su idrogeno rinnovabile e anidride carbonica.
Cosa sono gli e-fuel
Gli e-fuel sono dal punto di vista chimico-fisico equivalenti ai corrispondenti combustibili fossili, ma hanno un’ impronta carbonica nulla se prodotti da idrogeno rinnovabile. Questo fa ben sperare, tuttavia, i costi di produzione sono ancora elevati, con valori fino a 5 €/ldeq (litro di diesel equivalente).
Gli obiettivi del settore aereo
Secondo i nuovi target ambientali Ue (Fit for 55 e REPowerEU), gli obiettivi del settore aereo prevedono l’impiego di almeno il 2% di combustibili green al 2025, fino ad arrivare all’85% entro il 2050. Nel mix di soluzioni tecnologiche per la decarbonizzazione del settore figura in particolare l’e-cherosene, che presenta vantaggi come l’alta densità energetica, oltre a un mercato e un parco infrastrutturale già disponibili. È in questo contesto che è stata avviata una attività sugli e-fuel e, più nel dettaglio, proprio sull’e-cherosene, per applicazioni aeronautiche.
E-cherosene
Attualmente l’e-cherosene viene prodotto attraverso un processo a due stadi che, mediante la reazione di Fischer-Tropsch, produce un’emulsione grezza composta da più frazioni idrocarburiche a cui segue uno stadio di raffinazione. ENEA punterà invece a sviluppare un processo a singolo stadio, in grado di ottenere i nuovi jet-fuel. L’attività sperimentale verrà condotta in un impianto pilota e i dati raccolti saranno impiegati in un simulatore di processo commerciale per ottimizzare l’iter produttivo, sia in termini di layout di impianto che di condizioni operative.