Lo scorso 29 Novembre, la Commissione europea ha proposto un emendamento sull’idrogeno e i sistemi di ricarica dei veicoli elettrici.
Una proposta da Bruxelles
La Commissione europea ha proposto un emendamento alla Direttiva 2014/32/UE, la ‘MID’ (Measuring Instruments Directive), in tema ricariche di idrogeno e dei veicoli elettrici.
Secondo quanto ha riportato l’Agenzia di stampa sull’energia e le infrastrutture (AGEEI), l’iniziativa della Commissione è finalizzata all’armonizzazione di tutti gli strumenti di misurazione. Questo, affinché suddetti requisiti per le stazioni di ricarica dei veicoli elettrici e le stazioni di rifornimento di idrogeno arrivino all’uniformità, in tutta l’Unione Europea.
Le eventuali modifiche saranno in funzione dei consumatori, verso una maggiore facilità nell’accesso ai processi di fatturazione. Dal punto di vista sistemico, inoltre, si conterrebbero i costi, nonché si legittimerebbero una migliore programmazione e distribuzione delle stesse infrastrutture.
La direzione del cambiamento
Per comprendere la portata di un cambiamento simile, si pensi che – a livello comunitario – la legislazione metrologica è stata istituita negli anni ’70. L’ottica era che si creassero delle garanzie per i clienti ‘energetici’, affinché i pagamenti arrivassero soltanto a fronte – e in relazione – di consumi effettivi.
La metrologia si occupa infatti di vari strumenti di misura che hanno un impatto sulla vita di tutti i giorni. Tra questi, i contatori delle utenze (gas, elettricità, energia termica o acqua), le pompe di benzina ma anche le colonnine e le stazioni di ricarica.
In quest’ottica, perciò, la Commissione ha ripreso altre formule legislative in vigore, come il Regolamento UE/2023/1804 sulle infrastrutture per i combustibili alternativi. Da qui, la prospettiva di utilizzare le norme in qualità di volano per implementare gli altri settori della mobilità sostenibile, in linea con i dettami della transizione energetica.
La promozione di contatori gestiti dall’Intelligenza Aritifciale (IA), inoltre, rafforzerà la gestione efficiente dell’energia, insieme ad una misurazione affidabile dell’idrogeno e del biogas. La centralità sempre maggiore dell’idrogeno ‘verde’ – su cui Bruxelles ha dimostrato di voler investire – troverà nell’uniformità dei parametri di misurazione un ulteriore volano.
All’interno dell’emendamento sono rientrati anche i contatori di calore per raffreddamento, che in precedenza richiedevano una certificazione separata. L’eliminazione della doppia certificazione aiuterebbe certamente le aziende produttrici, meno gravate dalla burocrazia.