43 aziende del servizio idrico italiano hanno aderito al “Patto per l’Acqua” proposto da Utilitalia. L’iniziativa punta a creare sinergie tra un centinaio di gestori di media/grande dimensione ed investimenti di 100 euro l’anno per abitante, circa il 50% in più di quelli attuali.
Un patto per l’acqua
Un “Patto per l’Acqua” che permetta di ridurre la frammentazione, di introdurre parametri di verifica gestionale, consolidamento industriale del settore e approccio integrato tra i diversi usi dell’acqua. La proposta presentata da Filippo Brandolini, Presidente di Utilitalia (la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche) al Ministro Gilberto Pichetto Fratin, include quattro proposte di riforma del comparto idrico:
- Superare le gestioni in economia
- Rafforzare le capacità gestionali
- Favorire le aggregazioni
- Sostenere un approccio integrato
Una squadra di eccellenze dell’industria idrica italiana
La Federazione ha invitato diverse eccellenze dell’industria idrica italiana associate, a siglare un patto in grado di creare sinergie e mettere al servizio del Paese competenze e capacità industriali. Al momento, le imprese che hanno accolto l’iniziativa sono 43. Lo scopo è offrire sostegno alle politiche nazionali di tutela ambientale e della risorsa, di resilienza delle reti e dei sistemi di approvvigionamento, per garantire ai cittadini universalità e qualità dei servizi offerti e gestioni all’altezza delle future sfide.
L’obiettivo della proposta di riforma
Le imprese chiedono al Governo di essere accompagnate nel percorso di crescita, anche in mancanza della figura di un gestore integrato. “Standard ambientali sempre più stringenti, impongono al comparto un cambio di passo: gli investimenti complessivi dovranno salire dagli attuali 4 miliardi fino a 6 miliardi annui” ha dichiarato Filippo Brandolini. Attraverso le proposte di riforma avanzate da Utilitalia si punta a raggiungere l’obiettivo 100, arrivando a un centinaio di gestori di media/grande dimensione e a un livello di investimenti di 100 euro l’anno per abitante, in linea con le migliori esperienze europee.
“Con il ‘Patto per l’Acqua’ – ha concluso Brandolini – le aziende che hanno operato e reso possibile la crescita del comparto in questi anni si impegnano a fare un passo avanti per garantire investimenti adeguati alle sfide del climate change”.