Gli impianti di pompaggio idroelettrico sono tra le più note e consolidate tecnologie di accumulo di energia esistenti. Oggi, come evidenzia l’analisi di AleaSoft Energy Forecasting, questi impianti rispondono alle dinamiche mutevoli del mercato elettrico. Il record spagnolo di produzione elettrica e capacità di stoccaggio, dimostra che l’impiego di fonti rinnovabili come eolico e solare può essere decisivo.
Record di energia prodotta dal pompaggio idroelettrico in Spagna
Secondo i dati di Red Eléctrica, tra gennaio e ottobre 2023, le centrali di pompaggio idroelettrico spagnole hanno prodotto un totale di 4185 GWh di elettricità, rispetto ai 2929 GWh dello stesso periodo nel 2022 e ai 2177 GWh nel 2021. In pratica, dalla metà del 2022, praticamente ogni mese, è stato superato il record storico di produzione. Tuttavia, per aumentare la produzione di energia elettrica attraverso il pompaggio, le centrali spagnole hanno dovuto incrementare notevolmente i propri consumi energetici. Nei primi dieci mesi del 2023 sono stati registrati 6747 GWh di consumo da parte delle centrali di pompaggio, rispetto ai 4683 GWh del 2022 e ai 3523 GWh del 2021.
Il pompaggio idroelettrico in Italia
Ma cosa s’intende esattamente per pompaggio idroelettrico? Si tratta di un sistema di accumulo molto efficace, che genera elettricità dall’acqua. In Italia, questa tecnologia è tra le più mature esistenti in tema di storage e come evidenzia il rapporto “Il ruolo strategico dei pompaggi idroelettrici nella transizione energetica”, realizzato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Edison, rientra negli 8,9 GW di nuovi sistemi di accumulo utility-scale previsti per favorire e accellerare la penetrazione di energie rinnovabili. La realizzazione di nuovi impianti di pompaggio idroelettrico sarebbe, infatti, in grado di generare ricadute economiche significative. A fronte di 10,5 mld di Euro necessari come investimento iniziale, si metterebbero in circolo circa 31 mld di Euro.
Lo stoccaggio di energia e la nuova dinamica del mercato dell’elettricità
L’esempio spagnolo, sia in termini di generazione elettrica, sia capacità di immagazzinare energia, riflette una tendenza al rialzo della flessibilità e dell’adattamento di questi impianti alla dinamica mutevole del mercato elettrico. Un fenomeno che, da quanto riporta Alea Soft Energy, nella penisola iberica si spiega principalmente con la crescente volatilità dei prezzi dell’energia elettrica derivante dai costi elevati del gas, e dalla pressione al ribasso esercitata dall’immisione in rete di energia solare. Sarebbe stata, dunque, tale variabilità a permettere alle centrali di pompaggio di consumare più energia in tempi di prezzi bassi, per poi produrne altrettanta in più quando i costi sono lievitati.Non è un caso, se a partire dal 2020, ma molto più chiaramente dal 2023, il profilo di consumo delle centrali di pompaggio è cambiato radicalmente per passare a consumare praticamente tutta l’energia durante le ore solari. Sempre secondo i dati di Alea Soft, se si analizza il modello di consumo delle centrali di pompaggio a livello settimanale e mensile, si può osservare chiaramente come anche l’energia eolica giochi un ruolo chiave nel volume di energia consumata dal pompaggio. La capacità dell’energia eolica di spingere al ribasso i prezzi di mercato, per periodi anche molto lunghi, costituisce un fattore non trascurabile.