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Nel 2023 rinnovabili al 36,8% grazie all’idroelettrico

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Secondo le ultime rilevazioni Terna, nel 2023 in Italia le fonti di energia rinnovabile hanno coperto il 36,8% dei consumi totali. Un valore che risulta in aumento anche grazie al contributo delle produzione idroelettrica, tornata in linea con i valorio storici.

306,1 miliardi di KWh utilizzati

I consumi elettrici degli italiani nel 2023 sono diminuiti del 2,8%. Il dato riportato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, fa riferimento ai 306,1 miliardi di KWh utilizzati, coperti per il 36,8% da fonti di energia rinnovabile. Anche quest’ultimo valore risulta in aumento rispetto al 2022, in particolare grazie al contributo della produzione idroelettrica, tornata in linea con i valori storici. Oltre all’idrico, tra le fonti rinnovabili in crescita vi sono l’eolico (+15,1%) e il fotovoltaico (+10,6%). Risultano invece in flessione termico (-17,4%) e geotermico (-1,9%). 

La variazione della domanda a livello territoriale

La contrazione tendenziale della domanda elettrica annuale (-2,8%) è il risultato di forti variazioni negative nella prima metà dell’anno che hanno progressivamente lasciato spazio a moderate variazioni positive a partire dal mese di settembre. A livello territoriale, la variazione della domanda elettrica è risultata ovunque in diminuzione: –4% al Nord, -2% al Centro e -0,9% al Sud e nelle Isole. La domanda di energia elettrica italiana nel 2023 è stata soddisfatta per l’83,3% con produzione nazionale e per la quota restante (16,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. 

Offerta di energia elettrica

Relativamente all’offerta, nel 2023 non solo si è registrata una crescita rilevante della produzione rinnovabile (+15,4%), ma anche un importante aumento del saldo netto con l’estero (+19,2%) come conseguenza di una forte diminuzione dell’export (-24,4%) e di un aumento dell’import (+15,2%). Il ruolo delle interconnessioni, come strumento di efficienza e sicurezza per il sistema elettrico, è stato centrale. La conseguenza è stata la contrazione della produzione termoelettrica (-17,4%), in particolare, di quella a carbone (-41,7%). Relativamente alla contrazione della produzione termoelettrica, nel 2023 si è registrato anche un risparmio di gas rispetto allo scorso anno di circa 4 miliardi standard metri cubi.

Nuove attivazioni rinnovabili

Secondo le rilevazioni illustrate da Terna, considerando tutte le fonti rinnovabili, nel 2023 ci sono state nuove attivazioni per circa 5,8 GW, valore superiore di circa 2,7 GW rispetto al 2022. Il dato sottolinea l’accelerazione nello sviluppo delle rinnovabili: infatti si è passati dalle nuove attivazioni pari a 1 GW nel 2021, ai circa 3 GW del 2022. 

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