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Impianti geotermici domestici, pro e contro

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Gli impianti geotermici domestici potrebbero rappresentare la nuova frontiera delle rinnovabili, una fonte inesauribile di energia pulita, sicura, economica e duratura, direttamente nella propria abitazione. Sembra tutto troppo semplice. Quali sono i vantaggi reali e gli svantaggi? 

Energia geotermica direttamente nelle case

L’energia geotermica, ossia l’energia generata dal calore naturale del sottosuolo terrestre, è una fonte rinnovabile di prima qualità, utilizzata per produrre sia energia elettrica che termica. Si tratta di una fonte relativamente accessibile, che in genere viene estratta grazie all’installazione di grandi centrali geotermiche, soprattutto per le esigenze tecnologiche di perforazione del terreno. Oggi, però, iniziano a diffondersi anche impianti geotermici domestici, allo scopo di portare energia pulita direttamente nelle case sfruttando il principio comune delle centrali tradizionali. Efficienza energetica e risparmio sono sicuramente tra i primi benefici annoverabili tra quelli apportati da tale tecnologia. Da non sottovalutare anche l’affidabilità e la sicurezza. Gli impianti geotermici sono noti per la loro durata nel tempo e richiedono una manutenzione minima.

Come funziona un impianto geotermico domestico

Potrebbe sembrare una missione impossibile, ma, in realtà, realizzare un impianto geotermico domestico non è poi tanto difficile. Aldilà dei costi iniziali per l’investimento, e delle autorizzazioni necessarie, tutto è piuttosto fattibile. Innanzitutto, per realizzare dei pozzi a profondità elevate, bisogna perforare il terreno. L’installazione richiede, infatti, uno spazio adeguato, un problema in caso di aree limitate o con caratteristiche geologiche sfavorevoli. Tra gli elementi che compongono lo schema di un impianto geotermico domestico spiccano: le sonde geotermiche (verticali o orizzontali), la pompa di calore geotermico e l’impianto di riscaldamento geotermico. Il vapore estratto dai pozzi sotto terra viene condotto verso una turbina che, una volta azionata, produce energia meccanica da convertire in energia elettrica tramite un alternatore. Inoltre, il calore prelevato dal sottosuolo tramite le sonde, può essere distribuito a tutto l’edificio grazie ad un fluido termovettore che trasporta l’energia accumulata fino alla pompa di calore.

I costi di un sistema geotermico domestico

In media, il costo di un impianto geotermico può variare tra i 15.000 e i 25.000 euro, cifra che dipende molto sia dal tipo di impianto utilizzato, sia dalla necessità di sostituire i sistemi di riscaldamento esistenti con pannelli radianti. Nell’investimento iniziale è però importante tener conto delle spese aggiuntive legate alle autorizzazioni necessarie per le trivellazioni dei pozzi e per l’installazione delle sonde geotermiche. Nel complesso, grazie ai sostanziosi risparmi energetici, i costi vengono ammortizzati nel giro di cinque o sei anni. Poco se si considera che, in genere, un impianto geotermico ha durata ventennale.

I vantaggi e gli svantaggi di un impianto geotermico domestico

Tra gli aspetti positivi connessi all’installazione di un impianto geotermico domestico spiccano :

  • efficienza energetica 
  • risparmio economico a lungo termine 
  • sostenibilità ambientale
  • durata e affidabilità 

Al contrario, tra gli svantaggi è possibile annoverare:

  • costo iniziale elevato 
  • limitazioni di spazio
  • possibili interruzioni di servizio

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