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Rilevare il metano dallo spazio. In orbita il secondo satellite

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Si chiama Tanager-1 e sarà in grado di individuare le perdite di metano da singole strutture come raffinerie di petrolio e discariche. Il satellite, lanciato lo scorso 16 Agosto, fa seguito al grande successo riscosso da MethaneSAT, primo del suo genere e in orbita già dallo scorso Marzo. l nuovi satelliti forniranno dati sulle emissioni di metano con una precisione senza precedenti entro i primi mesi del 2025.

Satelliti per frenare il climate change

Mappare e misurare dallo spazio le emissioni di metano nell’atmosfera, in modo da poter intervenire tempestivamente sul cambiamento climatico, diventa un’ipotesi sempre più plausibile. Cresce, infatti, il numero dei satelliti messi in orbita per tracciare e comparare le perdite relative ad uno dei principali responsabili del climate change. Ma andiamo per ordine.

Tanager-1, una precisione di 50 metri dalla fonte

Si chiama Tanager-1, il secondo satellite lanciato nello spazio, progettato per individuare le perdite di metano da singole strutture come raffinerie di petrolio e discariche. Il lancio avvenuto lo scorso 16 agosto, a bordo della missione SpaceX Transporter-11 Rideshare, rappresenta una pietra miliare per la Carbon Mapper Coalition. La partnership, costituita nel 2021, include il Jet Propulsion Laboratory della NASA, la società satellitare Planet Labs, RMI e l’Arizona State University, con il sostegno finanziario di Fondazione High Tide, Bloomberg Philanthropies, Fondazione Grantham per la protezione dell’ambiente, Zegar Family Foundation and Children’s Investment Fund Foundation.

Tanager-1, non più grande di un mini-frigo, rileverà le emissioni entro 50 metri dalla fonte. In tal modo sarà possibile concentrarsi sul monitoraggio dei “superemettitori” di metano, ovvero pozzi di petrolio e gas, grandi aziende zootecniche, discariche e raffinerie industriali.

La rivoluzione di MethaneSAT, primi dati attesi nel 2025

MethaneSAT è, invece, il nome del satellite messo in orbita lo scorso Marzo, i cui dati dovrebbero iniziare ad arrivare nei primi mesi del 2025. Nato dalla collaborazione che oggi, tra gli altri, vede coinvolti Google e l’Environmental Defense Fund (Edf), può essere considerato il primo degli esperimenti senza precedenti, che consentiranno di tracciare con precisione le emissioni di metano nell’atmosfera grazie all’utilizzo dell’Intelligenza artificiale.

Dati più accurati e attendibili

Ad oggi le informazioni utilizzate per monitorare le emissioni di metano nel mondo si basano su misurazioni molto limitate, non sempre affidabili. É questa la cornice in cui si collocano i nuovi esperimenti tecnologici, finalizzati a superare i modelli attuali fornendo dati attendibili e ad alta risoluzione. Il progetto MethaneSAT, ad esempio, si propone di fornire informazioni più accurate circa le emissioni su vaste aree, come bacini, Stati e città, allo scopo di comparare i dati ed elaborare strategie alternative per rallentare il problema del surriscaldamento globale. 

Il ruolo dell’IA

MethaneSAT orbita intorno alla Terra 15 volte al giorno a un’altitudine di oltre 500 chilometri. L’intelligenza artificiale e la competenza nel cloud computing di Google, completamente integrate nel progetto, elaborano l’enorme flusso di dati quasi in tempo reale. Ciò consente una mappatura dettagliata e l’accessibilità pubblica tramite Google Earth Engine ad informazioni riguardanti localizzazione, entità, aumento, diminuzione e, dunque, i responsabili delle emissioni di metano (privati o governativi) in tutto il mondo. Il sistema è in grado di rilevare persino le emissioni derivanti dall’attività agricola.

Il valore aggiunto del monitoraggio dallo spazio

Le suddette iniziative “in orbita” assumono valore particolarmente rilevante nel momento in cui la segnalazione delle perdite di metano avviene in tempo reale. La rapidità con cui vengono fornite le informazioni può, infatti, contribuire a una più veloce riduzione delle emissioni del potente gas serra. Inoltre, dati più accessibili a governi, organizzazioni e individui in tutto il mondo, dovrebbero consentire azioni più significative e mirate.

 

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