Con la decisione di Berlino di allontanarsi sempre di più dai combustibili fossili, il think tank berlinese Agora Energiewende ha stimato che tra il 71 e il 94% dell’attuale rete del gas potrebbe diventare presto superflua, entro il 2045.
La stima di Agora Energiewende
In un comunicato, il think tank Agora Energiewende ha stimato che, con le ultime decisioni del governo tedesco, tra il 71 e il 94% dell’attuale rete del gas potrebbe presto essere superflua.
Questo dopo che il Paese ha deciso di abbandonare il combustibile per passare al teleriscaldamento ecologico e alle pompe di calore, con una proposta di legge che vieterà, dal prossimo anno, l’installazione di nuovi caloriferi a gas e a petrolio.
Le difficoltà delle famiglie tedesche e le ambizioni della Germania
In Germania, circa 20 milioni di case sono riscaldate a gas, di cui la maggior parte proveniente dalle importazioni russe, almeno fino all’invasione dell’Ucraina e al blocco delle forniture. Le famiglie tedesche si sono così trovate in difficoltà, dovendo affrontare dei costi sempre più onerosi per il riscaldamento.
A marzo dello scorso anno, i capi del governo tedesco si sono riuniti per discutere come affrontare la crisi energetica e la dipendenza da Mosca. I colloqui hanno infine portato a un aumento del sostegno pubblico per i cittadini e le imprese, ma anche al divieto di installare nuove caldaie a combustibili fossili a partire dal 2024, e non più dal 2025 come era previsto in precedenza dal trattato di coalizione.
Sono così nate delle nuove ambizioni per il Paese che, entro il 2045, mira a diventare neutrale dal punto di vista climatico, lasciando alle famiglie solo la possibilità di utilizzare pompe di calore, il teleriscaldamento e la biomassa come alternative.
Secondo delle statistiche del governo, i tedeschi hanno installato 600.000 nuove caldaie a gas nel 2022. Le vendite di pompe di calore sono state invece solo 236.000, a fronte di circa 70.000 famiglie che sono state collegate alle nuovi reti di riscaldamento più sostenibili.
Le previsioni del think tank berlinese: la domanda di gas diminuirà dall’85% al 97%
In un comunicato, il think tank berlinese ha citato una serie di studi tedeschi sul cambiamento climatico che mostrano come, sempre al 2045, si prevede che la domanda di gas (fossile e biologico) diminuirà dall’85% al 97%. Nel frattempo, quella di idrogeno potrebbe invece risultare pari a 266 Terawattora.
Le lotte interne e il piano tedesco da 2,98 miliardi di euro per il teleriscaldamento ecologico
Le decisioni dell’esecutivo tedesco hanno alimentato continue lotte interne tra verdi e liberali. Il Paese si è anche trovato al centro di una discussione politica sul futuro delle reti del gas, difese dagli operatori, come l’associazione DGVW, che le definiscono un bene prezioso, che potrebbe anche esse facilmente essere riutilizzato per trasportare H2.
Solo la scorsa estate, la Commissione europea ha approvato, in base alle norme sugli aiuti di Stato dell’Ue, un piano tedesco da 2,98 miliardi di euro per promuovere proprio il teleriscaldamento ecologico, basato sullo sviluppo e la diffusione delle energie rinnovabili e del calore di scarto. Vedremo quali saranno i risultati di tutto questo negli anni a venire.