È stato inaugurato il cosiddetto ‘oleodotto dell’amicizia’: una pipeline lunga 132 chilometri in grado di rifornire la parte settentrionale del Bangladesh di gasolio proveniente dall’India, evitando le cisterne ferroviarie.
‘L’oleodotto dell’amicizia’ tra Bangladesh e India: 1 milione di tonnellate metriche di gasolio all’anno
‘L’oleodotto dell’amicizia’, così come è stato soprannominato, è un progetto transfrontaliero in grado di fornire al nord del Bangladesh 1 milione di tonnellate metriche di gasolio all’anno, proveniente dalla raffineria indiana di Numaligarh. I lavori del progetto erano già stati avviati nel 2018, ma solo il mese scorso la pipeline è stata ufficialmente inaugurata.
Obiettivi della collaborazione
La cerimonia si è svolta in modalità virtuale, con la partecipazione dei primi ministri dei due Paesi, Narendra Modi e Sheikh Hasina. Questa collaborazione mira a ridurre i tempi e i costi di approvvigionamento del carburante, oltre che rafforzare la cooperazione energetica tra le due Capitali, New Delhi e Dacca.
La raffineria di Numaligarh ha sempre esportato prodotti petroliferi al Bangladesh, a partire dal 2015, ma finora il trasporto è sempre avvenuto attraverso convogli ferroviari. Questa volta, invece, sarà diverso.
L’importanza del gasdotto per il Bangladesh
Questo gasdotto è anche importante per garantire la sicurezza energetica del Bangladesh, soprattutto a fronte dei contraccolpi energetici provocati dalla guerra in Ucraina. Il Paese asiatico importa 1.160 MW di elettricità dall’India, e sta compiendo importanti passi avanti nel settore delle rinnovabili, come mostra un nuovo report IEFA che definisce i nuovi obiettivi del governo di Dacca: arrivare almeno al 40% della capacità energetica rinnovabile entro il 2041.