Il Governo dell’Angola starebbe pianificando una nuova espansione dell’industria estrattiva, attraverso la concessione di nuove licenze per gas e petrolio.
Aumentare le produzioni e gli investimenti
Il Governo dell’Angola starebbe pianificando una nuova espansione dell’industria estrattiva, definendo nuovi investimento e attraverso la concessione di nuove licenze per gas e petrolio. L’ha riportato la Reuters, che ha rimarcato come l’esecutivo di Luanda sia intenzionato a replicare una prima tornata di licenze pluriennali, valide dal 2026.
Per altro, lo scorso anno l’Angola ha lasciato l’OPEC, così da disporre di maggiori margini di autonomia. La cooperazione con i Paesi e le multinazionali dell’estero, oltre a portare allo scambio di conoscenze – con annesse tecnologie – è anche un modo per migliorare la bilancia dei pagamenti. La possibilità di ottenere valuta straniera, in effetti, ha per lo stato africano assunto una rilevanza nevralgica.
Così facendo, inoltre, l’Agenzia nazionale per il petrolio, il gas e i biocarburanti (ANPG) ha auspicato la possibilità di rinverdire e esplorare nuovamente alcuni giacimenti ‘maturi’. In questi termini, l’intera industria estrattiva entrerebbe certamente in un capitolo positivo, nonostante diversi anni complessi.
Il contesto regionale
La determinazione del Governo angolano si è in effetti inserita all’interno di un contesto regionale molto dinamico. Là dove, da una parte cresce l’importanza delle rinnovabili. Dall’altra, però, il fossile non ha perso la proprio centralità nel mix energetico continentale.
La produzione del secondo produttore africano di greggio, dopo la Nigeria, si è stabilizzata a poco più di 1,1 mln di barili al giorno (bpd) dopo aver raggiunto un picco di circa 2 mln di bpd nel 2008. Finora, nei primi quattro round di licenze, le concessioni assegnate sono state trentacinque. L’obiettivo è raggiungere quota quarantuno entro la fine dell’anno e cinquanta entro il prossimo.
Secondo le stime dell’ANPG, nei prossimi cinque anni saranno effettuati nuovi investimenti per oltre 60 mld di Dollari nelle concessioni attualmente in produzione. In più, Alcides Andrade, membro del Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia, ha dichiarato alla Reuters che da parte dei nuovi titolari di licenze, in futuro, arriveranno altre “decine di miliardi“.
Le ambizioni non mancano, soprattutto considerando la mole delle sfide che l’Angola dovrà affrontare. In particolare, qualora si arriverà alla piena produzione, sarà fondamentale valutare i ritorni economici, a seconda di come cambieranno i prezzi sui mercati globali di petrolio e gas naturale.