Roma, 08/09/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

GNL, il Giappone punta a un mercato autonomo

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Il Giappone vuole diventare un mercato di distribuzione del gas naturale liquefatto, con aziende che stanno tentando di allargare i propri orizzonti su tale fronte e che prevedono anche una crescente eccedenza di scorte a causa del calo della domanda prevista per i prossimi anni.

Il mercato del GNL

Per quanto riguarda il mercato del GNL, sembrerebbe che stiano aumentando i progetti in diverse parti del mondo, quando invece la domanda di gas è ancora in calo.

Secondo un’analisi di S&P Global, in Europa per esempio le iniziative sono destinate ad aumentare la capacità del carburante liquefatto di 121 milioni di tonnellate l’anno prima della fine del decennio, ma con una domanda che si abbassa sempre di più e tassi di utilizzo dei terminali operativi inferiori al 50%.

Attualmente, nel Vecchio Continente ci sono 42 progetti che dovrebbero partire nel 2025, dei quali 31 proposti e 11 in fase di realizzazione. E in Giappone invece?

Distribuirsi in Asia

Il Paese sta cercando di distribuirsi in Asia portando le proprie aziende a incrementare il commercio del combustibile in vista di una maggiore sicurezza energetica.

In particolare, la Nazione è rappresentata da realtà importanti come JERA, Tokyo Gas, Osaka Gas e Kansai Electric Power.

Una propria autonomia

Le aziende stanno tentando soprattutto di investire nei mercati regionali per fornire potenziali sbocchi per la vendita, portando lo Stato a diventare un grande hub internazionale per l’esportazione di GNL all’estero.

Avere dunque nel settore una propria autonomia è di certo necessario, ma lo è ancora di più saperla dimostrare e metterla a disposizione di Paesi terzi.

Un piano da 1,5 GW in Vietnam

Tra tutte le società citate, Tokyo Gas è quella che ha annunciato di recente un piano da 1,5 GW in Vietnam, acquistando una partecipazione in un terminale di rigassificazione nelle Filippine, ma non è di certo la sola a muoversi su questa direzione.

Anche altre realtà come Marubeni e Sojitz hanno per esempio lanciato una centrale elettrica alimentata da gas naturale liquefatto da 1,8 GW in Indonesia, sempre con l’intendo di estendere il commercio e liberarsi anche delle eccedenze in crescita.

Controllare gli acquisti mondiali del carburante

Alcuni esperti credono che il settore in Asia riuscirà persino a controllare gli acquisti mondiali del carburante, concentrando alcuni tra i suoi più grandi acquirenti internazionali. Il primo utilizzatore risulta essere infatti la Cina, seguita infatti da Giappone e Corea del Sud.

C’è dunque tanta concorrenza nell’ambito, ma per Christopher Doleman, specialista di GNL presso l’IEEFA (Institute for Energy Economics and Financial Analysis), entro il 2030, il 60% dei contratti giapponesi non avrà restrizioni di destinazione.

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