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GNL, Giappone: tra Corea del Sud e Italia per migliorare le forniture

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Per rinforzare le proprie forniture di Gas Naturale Liquefatto (GNL), il Giappone sta rimodulando le proprie relazioni commerciali con la Corea del Sud, oltreché con l’Italia.

Questione di scelte

Il Giappone sta rimodulando la propria politica energetica, ponendo al centro i legami con la Corea del Sud e l’Italia per aumentare le forniture di Gas Naturale Liquefatto (GNL). Il tutto, nella misura in cui sembrerebbe propendere per accordi di più breve periodo.

L’obiettivo, in questo termini, è quello di disporre della massima flessibilità possibile, nel novero delle singole rinegoziazioni. Il Paese del ‘Sol Levante’, in effetti, è il secondo compratore globale di GNL dopo la Cina, in ossequio alle prospettive del proprio quadrante geo-economico di riferimento.

Al 2023, in Giappone, il gas naturale costituiva il 21% sul totale delle forniture energetiche, derivando dallo stesso il 32,3% dell’elettricità prodotta (dati IEA). La regione asiatica, entro il 2040, sarà quella che principalmente sosterrà la domanda globale del gas.

Tra Asia e Europa

Da questo punto di vista, sotto la direzione del Ministero dell’Economia, Commercio e Industria (METI), la politica energetica nipponica sta valorizzando le relazioni con la Corea del Sud e con l’Italia. Diverse, chiaramente, le direttrici, a partire dal rapporto tra il capitale privato e quello pubblico.

Sull’Asia, come ha riportato la Reuters, la JERA (principale azienda elettrica giapponese) e l’azienda di stato South Korea’s Korea Gas Corp (KOGAS) hanno stretto una collaborazione. Tra i punti salienti del nuovo rapporto, l’approvvigionamento congiunto e lo scambio dei carichi.

Contestualmente, l’autorità indipendente governativa Japan Oil, Gas and Metals National Corporation (JOGMEC) ha firmato un memorandum con l’ENI. Si è così dato un seguito alla volontà già espressa sulle forniture “italiane”. Una grande opportunità.

La multinazionale con sede centrale a Roma ha programmato di portare il suo portafoglio di GNL fino a 18 mln di tonnellate metriche all’anno, entro il 2027. L’impegno con il Giappone, dunque, servirà alla società italiana per inserirsi ancora maggiormente in quel mercato. Già vagliata la possibilità, inoltre, che si aprano dei dibattiti in funzione di contratti di lungo periodo.

Per l’economia giapponese – imperniata su manifattura e servizi – sono imprescindibili le forniture energetiche stabili. La diplomazia commerciale, ancora una volta, ha operato per garantirle al meglio.

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