La multinazionale francese TotalEnergies ha rafforzato la sua presenza in Corea del Sud, grazie ad un nuovo accordo settennale con HD Hyundai Chemical, finalizzato al trasporto di 200.000 tonnellate all’anno di Gas Naturale Liquido (GNL) dal 2027.
Il mercato della Corea del Sud
In Corea del Sud, la multinazionale francese TotalEnergies e la HD Hyundai hanno siglato un’intesa settennale (HoA) sul Gas Naturale Liquido (GNL). Fulcro dell’accordo – che espleterà i propri effetti dal 2027 – sarà la consegna di 200.000 tonnellate all’anno di GNL che entreranno in un sistema già rodato, in supporto delle ‘espansive’ politiche industriali di Seoul.
In effetti, secondo i dati dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) – al 2023 – il Gas Naturale corrispondeva al 18,7% del mix della Corea del Sud. Da tale fonte – corrispondente al 18% dell’energia importata (terzo Paese al Mondo in tale voce) – si ricavava il 26,4% dell’elettricità.
Il Governo sudcoreano sta pianificando una vigorosa fase delle produzioni nazionali, in linea con lo status di ‘gigante industriale e tecnologico’ che ha connotato il Paese nell’ultimo mezzo secolo. In tale ottica, anche il nucleare sta ricoprendo un ruolo nevralgico (era il 17%, al 2023, del totale delle forniture energetiche). Fondamentale, per implementare i principi della transizione ‘verde’.
Il ruolo di TotalEnergies
Se da una parte, l’economia asiatica potrebbe conoscere una nuova fase, dall’altro lato, la stessa TotalEnergies sta moltiplicando le operazioni, variando gli interessi a seconda dei contesti.
Da questo punto di vista, le prospettive delineate con il conglomerato HD Hyundai Chemical si proietteranno sull’inserimento e sull’interconnessione con le catene del valore asiatiche. I prezzi saranno indicizzati sia al Brent che all’Henry Hub.
Considerando che il gas servirà per supportare la transizione, i margini di profitto – in Asia – si dimostrano particolarmente elevati. Lo scorso Febbraio, l’LNG Outlook 2024 della Shell aveva sostenuto questa tendenza. Secondo la multinazionale britannica, infatti, la domanda globale di GNL – entro il 2040 – dovrebbe crescere del 50%. A trainarla, soprattutto i mercati asiatici.
Proprio quelli in cui la TotalEnergies (si vedano gli accordi con la Cina e il Pakistan, per esempio) sta cercando nuovi ambiti di impresa. Il volano asiatico, del resto, dovrebbe compensare i tagli di Europa e Nord America.