In Grecia, il consorzio formato dalla ExxonMobil e dalla HELLENiQ ENERGY avvierà la seconda fase di esplorazioni per estrarre gas nel blocco sudoccidentale al largo di Creta.
Seconda fase del progetto
ExxonMobil e HELLENiQ ENERGY hanno definito l’apertura della seconda fase esplorativa del gas nel blocco sudoccidentale al largo delle coste di Creta, in Grecia. Lo ha annunciato la compagnia ellenica HEREMA.
La prima fase, conclusasi positivamente lo scorso 9 Ottobre ha dunque convinto il consorzio a proseguire le operazioni. La seconda parte del progetto durerà tre anni e prevederà almeno il completamento della raccolta e della valutazione dei dati sismici 3D. Si tratterà di continuare ad operare in linea con quanto si è fatto nel corso degli ultimi mesi.
In effetti, nella prima parte dell’analisi, la raccolta dei suddetti dati sismici bidimensionali ha raggiunto addirittura quota 7.789 chilometri (km). Ben oltre l’obbligo contrattuale minimo dell’associazione temporanea delle imprese, pari a 3.250 km.
Un fattore geo-economico nazionale
Al 2023, il gas naturale rappresentava il 20,9% del suo mix, a fronte del 53,6% costituito dal petrolio (dati IEA). Dal punto di vista del ‘Sistema Paese’ greco, il gas viene considerato come una fonte di supporto alla transizione ‘verde’. La politica energetica degli ultimi anni si è indirizzata infatti lungo due direttrici.
Da una parte, sono aumentate le ricerche e gli investimenti sulle rinnovabili. Dall’altra, però, con la seconda fase del conflitto russo-ucraino e l’instabilità dei prezzi, Atene ha intensificato gli sforzi per esplorare il suo potenziale di idrocarburi. È in tale ottica che sono arrivati degli accordi con multinazionali del settore, considerandoli un volano per la crescita economica della stessa Grecia.
Un aspetto, quest’ultimo, rimarcarcato da Aristofanis Stefatos, l’Amministratore delegato dell’HEREMA. Queste le sue parole sul tema: “Siamo molto soddisfatti che i nostri investitori continuino le loro attività esplorative Grecia. La loro presenza continua ha confermato le stime da noi elaborate, secondo cui il sottosuolo greco potrebbe potenzialmente contenere giacimenti importanti di gas naturale“.