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Domanda di gas naturale al + 2.5%, nonostante le crisi. Il Report IEA

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Nel suo ultimo rapporto, l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) ha evidenziato, per il 2024, la crescita della domanda di gas naturale, al netto delle incertezze geopolitiche del momento.

Potenziali asimmetrie tra domanda e forniture

Secondo l’ultima edizione dell’annuale Global Gas Security Review dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), la domanda globale di gas naturale – nel 2024 – crescerà di oltre il 2.5%. Un ritmo sensibilmente più sostenuto rispetto agli ultimi due anni. A trainarla (per almeno il 45% del totale), saranno soprattutto i mercati asiatici. Leggera ripresa anche in Europa, pur al di sotto ai livelli pre-crisi.

Eppure, le forniture (ergo, il soddisfacimento del fabbisogno) restano soggette ad incerte limitazioni. In effetti, le attuali tensioni geopoliche – dall’Ucraina all’Asia Occidentale – continuerebbero ad alimentare la volatilità dei prezzi sui mercati dell’energia. Una tendenza, quest’ultima, che a sua volta andrebbe ad inficiare le produzioni.

Per questo motivo, ha sottolineato l’IEA, è necessario che tra produttori e consumatori si rafforzi una sinergia. Il tutto, ovviamente, all’interno di un equilibrio delicato che consenta l’implementazione dei diversi dettami e delle sfide della transizione energetica.

Il contesto geopolitico e contrattuale

La volatilità dei prezzi e la fragilità nell’equilibrio tra domanda e offerta, sono stati i due principali motivi di preoccupazione. La sensibilità dei mercati globali, sempre più interconnessi, troverebbe un condizionamento dal livello di stabilità di taluni quadranti geografici (si pensi anche al Canale di Panama o al Mar Rosso).

Ciononostante, si assisterà all’aumento delle produzioni di Gas Naturale Liquefatto (GNL). Tant’è che – nel 2025 – grazie anche all’entrata in funzione di diversi progetti infrastrutturali, l’offerta aumenterà, fino a sfiorare quota 6%. I contribuiti principali arriveranno principalmente dal Nord America e in misura minore, dall’Africa e dall’Asia.

In vista del prossimo inverno, per altro, ci sarà un’ulteriore variabile. Entro la fine del 2024, infatti scadranno i contratti per il gas russo, attraverso l’Ucraina. Conseguentemente, in Euoropa l’anno prossimo dovrebbero aumentare le importazioni del GNL.

Da qui, le raccomandazioni dell’Agenzia, secondo cui sarà fondamentale potenziare i meccanismi di flessibilità lungo le catene gasiere del valore, integrando i diversi sistemi di stoccaggio. Decisiva, inoltre, saranno gli investimenti e l’implemetazione dei diversi meccanismi di riserva.

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