La YPF, compagnia energetica statale dell’Argentina, ha siglato un’intesa con l’India per le esportazioni di gas naturale liquefatto (GNL). Oltre allo sfruttamento del giacimento di Vaca Muerta, i due Paesi collaboreranno anche nelle produzioni di litio e di altri minerali critici.
Gas e minerali
La YPF, compagnia energetica statale dell’Argentina e tre aziende dell’India, hanno siglato un’intesa (memorandum of understanding) per il gas naturale liquefatto (GNL). Una fonte nevralgica per gli equilibri regionali del Sud America.
Come ha spiegato la Reuters, inoltre, al centro dell’accordo ci sono anche la cooperazione nel settore del litio, dei minerali critici e dell’esplorazione e produzione di idrocarburi. A proposito del GNL argentino, si andranno ad esportare fino a 10 mln di tonnellate annue, dal giacimento di Vaca Muerta.
L’Amministratore delegato della YPF, Horacio Marin, si è recato fino a Nuova Delhi per definire, dettaglio dopo dettaglio, il memorandum direttamente con i dirigenti delle aziende indiane. Trattasi della Oil and Natural Gas Corporation (OIL), Gas Authority of India Limited (GAIL) e Oil and Natural Gas Corporation Videsh Limited (ONGC Videsh Ltd).
Prospettive commerciali
Dal punto di vista geoeconomico, le relazioni tra Argentina e India si andranno inserendo all’interno di uno scenario consolidato.
L’aumento del 50% della domanda globale del consumo di gas – prevista per il 2040 – sarà largamente trainato dagli approvvigionamenti Asia. Il tutto, ovviamente, tenendo presente il suo utilizzo anche come carburante di transizione nell’implementazione delle fonti ‘verdi’. Per questo, gli acquisti e in generale la cooperazione energetica internazionale saranno nevralgici.
In Argentina, per altro, le potenzialità del giacimento di Vaca Muerta – la seconda riserva di gas di scisto più grande al Mondo – sarebbero un volano per gli investimenti esteri. Tant’è che recentemente, per cercare acquirenti di GNL di quel sito, ci sono state visite anche in Israele, Corea del Sud e Giappone.
Attualmente, le capacità di trasporto di Buenos Aires hanno raggiunto la soglia dei 130 mln di metri cubici al giorno (MCM/d). La tendenza in atto, però, in termini di domanda interna e regionale, ne richiederebbe altri 20/40. Anche per questo, diverse multinazionali statunitensi avrebbero dimostrato il loro interesse, pur permanendo delle incertezze sulle tempistiche dei possibili investimenti.
Sul memorandum, l’Amministratore delegato della YPF ha spiegato, senza nascondere delle soglie ambiziose: “Siamo convinti che il Paese abbia l’opportunità di diventare un esportatore di energia. L’ottica sarebbe quella di raggiungere l’obiettivo perseguito dall’intero settore di generare entrate per 30 mld di Dollari nei prossimi dieci anni”.