Con un contingente di capacità produttiva disponibile pari a 67.000 Smc/h, il bando per l’accesso agli incentivi per il biometano pubblicato sul sito del GSE, rientra tra le misure del PNRR per lo “Sviluppo del biometano secondo criteri per promuovere l’economia circolare”. Il termine per la partecipazione alla prima procedura competitiva è fissato al 31 marzo 2023.
Produrre energia sostenibile e rinnovabile
È stato pubblicato il bando per l’accesso agli incentivi finalizzati a supportare la realizzazione di nuovi impianti per la produzione di biometano e la riconversione a biometano di impianti di biogas agricoli esistenti. Si tratta di un’opportunità importante per massimizzare lo sfruttamento di una grande risorsa utile a produrre energia sostenibile e rinnovabile.
Infatti, secondo la definizione del GSE, il Gestore dei Servizi Energetici, il biometano è un combustibile prodotto dalla conversione in metano dell’idrogeno ottenuto da fonti rinnovabili, o anche dalla purificazione del biogas dalla CO2 presente.
Misura M2C2, investimento 1.4 del PNRR
Il provvedimento rientra nell’ambito della Misura M2C2, investimento 1.4 del PNRR “Sviluppo del biometano secondo criteri per promuovere l’economia circolare”, e rende noti i criteri, le modalità e i termini per la presentazione delle richieste di partecipazione alle procedure. La scadenza per la presentazione delle domande per la prima tranche è fissata al 31 marzo 2023. Il contingente di capacità produttiva disponibile è pari a 67.000 Smc/h, ma ai fini della individuazione della quota assegnata ai singoli interventi ammessi farà fede la capacità produttiva dell’impianto.
I requisiti
La procedura competitiva si estende a tutti quegli impianti agricoli o a rifiuti organici, di nuova costruzione o riconvertiti. La destinazione d’uso del biometano prodotto deve interessare il settore dei trasporti o altri, ma sarà data priorità ai richiedenti in grado di attestare un risparmio delle emissioni di GHG maggiore rispetto ai valori percentuali minimi previsti dall’articolo 4 comma 1 del Decreto Ministeriale del 2022, ossia 65% per la destinazione nel settore dei trasporti e 80% per gli altri usi.
Le graduatorie finali terranno, inoltre, conto della riduzione percentuale offerta sulla tariffa di riferimento e della data ultima di completamento della domanda di partecipazione alla procedura.