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Acquedotto Pugliese investe nella sostenibilità: 17 nuovi impianti di biogas nella Regione

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Gli impianti di cogenerazione a biogas, tutti di ultima generazione, serviranno per ridurre le emissioni e gli sprechi, e condurre pian piano il Paese verso un’autosufficienza energetica.

Il progetto

Il progetto italiano prevede la realizzazione di diversi impianti di biogas, grazie all’autorizzazione ricevuta dal consiglio di amministrazione dell’infrastruttura pubblica Aqp (Acquedotto Pugliese).

I primi sono già in arrivo, ma saranno parte di un programma più ampio, e dall’investimento complessivo di 27.450.000 euro, che riguarda la costruzione, entro il 2026, di altre 34 centrali, con l’ambizione di arrivare a un’autoproduzione energetica da fonte rinnovabile pari a circa 40 GWh all’anno.

I vantaggi

I vantaggi? Una volta in funzione, questi sistemi svilupperanno una produzione da cogeneratore di 16,5 GWh annuali, per un risparmio economico di circa 6 milioni di euro e un calo delle emissioni di anidride carbonica di almeno 2.200 tonnellate. 

Domenico Laforgia, presidente di Aqp, sottolinea quanto sia importante la cogenerazione a biogas per arrivare all’autosufficienza. Ma di che si tratta?

La cogenerazione a biogas

La cogenerazione a biogas è un processo in cui l’energia si ottiene, simultaneamente, sotto forma di elettricità e calore, utilizzando appunto il biogas.

Per avere a disposizione il combustibile, si sfruttano solo materiali organici, ovvero la decomposizione anaerobica di rifiuti alimentari, residui agricoli o fanghi di depurazione.

Durante la procedura, il carburante viene bruciato per l’energia, mentre il calore prodotto può essere catturato per riscaldare o raffreddare acqua ed edifici, o per alimentare processi industriali.

Oltre 100 impianti fotovoltaici

Tutto questo richiede una grande efficienza energetica, ma aiuta anche a ridurre gli sprechi e a gestire meglio i rifiuti.

Dal punto di vista ambientale inoltre, la cogenerazione elettrica è molto importante soprattutto per abbassare le emissioni, dato che non è necessario bruciare grandi quantità di combustibile.

Oltre alle nuove centrali infatti, nel prossimo triennio Aqp ha intenzione di realizzare oltre 100 impianti fotovoltaici, con l’ambizione di arrivare, al 2040,  a gestire le acque reflue con impianti neutri, con energia ottenuta solo in modo sostenibile.

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