Il Presidente del Consiglio Meloni e il Premier indiano Modi hanno annunciato il Piano strategico d’azione congiunta 2025-2029 per avviare collaborazioni, programmi e iniziative in settori chiave come: commercio e investimenti, scienza e tecnologia, tecnologie nuove ed emergenti, energia pulita, spazio, difesa, connettività e rapporti tra i due popoli.
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Meloni-Modi rilanciano il Piano strategico d’azione congiunto per collaborare su temi chiave
L’India è uno dei Paesi più grandi al mondo, in termini di estensione e soprattutto di numero di abitanti. Qui l’età media è di 28,5 anni, mentre il suo PIL è pari a 3,7 trilioni di dollari, il terzo al mondo dopo Stati Uniti e Cina.
Già da questi pochi dati si può capire che il subcontinente indiano ha conquistato saldamente da diversi anni un posto chiave nei rapporti economici, politici e commerciali tra le principali potenze globali. In occasione del G20 di Rio de Janeiro in Brasile, il nostro Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha incontrato il Primo Ministro indiano, Narendra Modi, per l’annuncio del nuovo un Piano d’azione strategico congiunto 2025-2029.
Il Piano favorirà collaborazioni, programmi e iniziative congiunte in settori chiave come: commercio e investimenti, scienza e tecnologia, tecnologie nuove ed emergenti, energia pulita, spazio, difesa, connettività e rapporti tra i due popoli.
Energia pulita, crescono le rinnovabili in India (e anche i fossili)
Per quel che riguarda la transizione energetica, l’India da tempo è un punto di riferimento per la diffusione e l’impiego delle fonti energetiche rinnovabili, ma certo non mancano le contraddizioni, legate al parallelo sviluppo dell’industria dei combustibili fossili.
In linea generale, nel 2022, il carbone rappresentava il 45,9% del mix energetico indiano, seguito dal 24% di petrolio e il 5,1% di gas naturale. Grazie al carbone si genera il 72% dell’elettricità, un altro 3% con il gas naturale. Le fonti rinnovabili, comunque, hanno ottenuto progressivamente una loro rilevanza e per l’anno considerato abbiamo che il 9,6% dell’energia elettrica in India derivava dall’idroelettrico, il 4,4% dall’eolico e il 5,8% dal fotovoltaico.
Entro Marzo 2025, l’obiettivo sarà quello di connettere alla rete una capacità di 35 Gigawatt (GW), tra solare e eolico. Secondo la Reuters, considerando i 10 GW aggiuntivi di rinnovabili tra aprile e agosto, la potenza complessiva da fonti verdi raggiunta è di 153 GW.
Energia pulita, biocarburanti, idrogeno verde al centro della collaborazione tra i due Paesi
I due leader hanno concordato di continuare a collaborare per promuovere, rafforzare ed accelerare i piani di sviluppo sostenibile e per attuare iniziative strategiche plurilaterali tra cui l’Alleanza Globale per i Biocarburanti e il Corridoio Economico India-Medio Oriente-Europa, di cui sono membri fondatori.
Tra gli altri punti chiave del Piano troviamo la volontà di dare ulteriore impulso al “Gruppo di Lavoro Congiunto sulle Energie Rinnovabili”, per facilitare la cooperazione nel campo dell’idrogeno verde, dei biocarburanti, delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica.
Lavorare insieme per rafforzare la Global Biofuels Alliance e l’alleanza Solare internazionale e condividere aspetti legati alle soluzioni più innovative di sviluppo della rete e suggerimenti per lo sviluppo di un quadro regolatorio avanzato dedicato alle energie rinnovabili.
India, una transizione energetica difficile per il 2050
L’India di oggi è caratterizzata da tutte le contraddizioni della modernità, a partire dalle difficili condizioni ambientali. Secondo la classifica 2019 dell’associazione IQAir, fra le 30 città più inquinate del mondo ben 21 sono in India, fra cui la prima in assoluto: Ghaziabad, vicino a Delhi.
Il fabbisogno energetico è in rapido aumento a causa della crescita demografica, economica e industriale. La domanda di elettricità potrebbe triplicare nei prossimi 20 anni, sempre secondol’IEA, che commenta: “L’India sarà vitale per il futuro del mercato globale dell’energia”.
Di fronte a queste prospettive, l’India ha intrapreso un ambizioso percorso verso un futuro più sostenibile, che secondo i piani dovrebbe concretizzarsi entro il 2050.
Bloomberg NEF prevede che la quota delle fonti a zero emissioni salirà dal 24% del 2019 al 43% nel 2030, e l’obiettivo è arrivare al 67% entro il 2050.
Per centrare questo traguardo il piano energetico nazionale voluto dal Primo ministro Narendra Modi prevede di aumentare la potenza rinnovabile installata dagli 86 GW della fine del 2019 a 175 GW nel 2022 e, in seguito, a 450 GW, con un aumento complessivo del 423% (IEA).