Quello che si delinea con la potenziale elezione di Trump alle presidenziali USA è uno scenario nettamente sfavorevole alle energie rinnovabili. A confermarlo anche la recente guerra dichiarata all’Atlantic Shores South, il progetto eolico offshore da 2800 MW di Shell-EDF, al largo del New Jersey, che dovrebbe fornire energia pulita a circa 1 milione di abitazioni.
Vittoria di Trump “devastante” per le rinnovabili
Che l’elezione di Donald Trump alle presidenziali americane potrebbe frenare in modo considerevole lo sviluppo delle energie rinnovabili negli Stati Uniti, è un aspetto sempre più preponderante all’esame delle attuali candidature. Ad oggi, sono diversi i governatori della Federazione a ipotizzare scenari non sostenibili e a definire una potenziale vittoria di Trump come “devastante” per l’industria delle energie alternative. Più nello specifico, a risentirne sarebbe il settore eolico, a cui Trump ha dichiarato guerra in modo esplicito. Maura Healey, governatrice del Massachusetts, ha recentemente dichiarato al Financial Times che le imminenti elezioni hanno determinato uno stato di “urgenza” generale, al fine di accelerare la penetrazione delle rinnovabili nel mix energetico nazionale. Il Massachusetts è, infatti, un pioniere dell’eolico offshore negli Stati Uniti ed è in prima fila nella lotta al cambiamento climatico, in netto contrasto con la linea negazionista trumpiana.
I progressi nell’eolico dell’amministrazione Biden
Durante l’amministrazione Biden, il Dipartimento degli Interni degli Stati Uniti ha dato il via libera a oltre 13 GW di energia eolica offshore, una capacità sufficiente ad alimentare circa 5 milioni di abitazioni. Numeri che rientrano negli obiettivi per il clima del Presidente Joe Biden, minacciati dalla possibile salita del principale avversario. Un esempio tangibile è rappresentato dall’ Atlantic Shores South di Shell-EDF, la cui realizzazione è stata approvata lo scorso 2 luglio.
La questione dell’Atlantic Shores South
L’Atlantic Shores South dovrebbe essere il nono parco eolico offshore su scala commerciale degli Stati Uniti. Autorizzato dall’amministrazione Biden, il cantiere è stato assegnato alla joint venture Shell New Energies US LLC – EDF Renewables North America, ma l’esecuzione dei lavori è fortemente osteggiata da Trump. Il candidato repubblicano alla Casa Bianca, nel corso di un raduno del MAGA (Make America Great Again) a Wildwood, nel New Jersey, ha infatti dichiarato che in caso di vittoria alle elezioni presidenziali, sin dal primo giorno farà di tutto per fermare “con un ordine esecutivo” il parco eolico offshore di Atlantic Shores South.
Un progetto da 2.800 MW
Secondo le ultime dichiarazioni del consigliere nazionale per il clima del presidente Biden, Ali Zaidi : “L’amministrazione Biden-Harris continuerà a utilizzare ogni strumento disponibile per affrontare la crisi climatica, far crescere l’industria eolica offshore americana e rendere la rete elettrica nazionale più resiliente”. La realizzazione dell’Atlantic Shores South rientra, quindi, nell’ambizioso piano: “L’approvazione di un progetto eolico offshore che prevede un accordo sindacale con sei sindacati del New Jersey riflette le opportunità vantaggiose che stiamo cogliendo a beneficio dei lavoratori e delle comunità locali” ha aggiunto Zaidi.
Il progetto, pensato per sorgere al largo del New Jersey, include due parchi eolici, Atlantic Shores Offshore Wind Project 1 e 2, che dovrebbero generare fino a 2.800 megawatt (MW) di elettricità, sufficienti a soddisfare il fabbisogno energetico di quasi 1 milione di nuclei familiari. Al momento il BOEM (Bureau of ocean energy management) ha dato il via libera alla costruzione di 195 turbine eoliche e 10 sottostazioni offshore, con cavi di trasmissione sottomarini che potrebbero approdare ad Atlantic City e Sea Girt, nel New Jersey. Il progetto è in linea con l’obiettivo fissato dal governatore dello Stato del NJ, Phil Murphy, che vorrebbe installare 11 GW di eolico offshore entro il 2040.