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Rinnovabili, il nuovo parco francese dell’italiana ERG da 32,4 MW

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È pronto in Francia, più esattamente in Borgogna, il nuovo parco eolico di ERG. Quali le caratteristiche? E quali le ambizioni della realtà italiana? Al momento, il gruppo industriale è presente con parchi eolici onshore in ben 9 Paesi europei.

Il nuovo parco

È quasi pronto il nuovo parco eolico in Borgogna del gruppo industriale italiano Erg. Per la società, si tratta già del secondo aperto in Oltralpe in due anni, sinonimo di come il Paese rappresenti un mercato molto interessante e attrattivo.

Il progetto, di cui l’azienda ha completato la costruzione e avviato già l’energizzazione, è composto nello specifico da 9 turbine Vestas da 3,6 MW, per una capacità totale di 32,4 MW. La produzione annuale stimata è al momento di circa 70 GW, ovvero una quantità che dovrebbe equivalere al fabbisogno di circa 11.000 famiglie.

L’ambizione

L’espansione di Erg nella Nazione francese è iniziata anni fa, nel 2007 e con l’acquisizione dei primi parchi eolici. Solo negli ultimi anni però il gruppo è riuscito a consolidarsi sempre di più nel territorio, e l’ambizione adesso è quella di rendere la propria presenza sempre più imprescindibile.

Al momento, la società detiene degli impianti in ben 9 Stati compresi Italia e Francia. Parliamo della Germania, del Regno Unito, della Polonia, della Bulgaria, della Romania, della Svezia e degli Stati Uniti. La capacità complessiva delle iniziative è di quasi 3.000 MW, di cui oltre 1.300 infrastrutture installate nel Belpaese, soprattutto nelle regioni meridionali quali Puglia, Campania e Sicilia.

Le potenzialità

Paolo Merli, Amministratore Delegato della società italiana, considera il nuovo progetto a Borgogna come un passo significativo per la crescita del gruppo, puntando l’attenzione sul territorio francese che rappresenta il secondo mercato di riferimento, con una capacità installata complessiva di oltre 700 MW.

Le potenzialità della Nazione infatti sul tema rinnovabili, e in particolar modo su quel che concerne l’eolico, sono innumerevoli. Il governo sta puntando soprattutto sull’offshore galleggiante, con un impianto da 250 MW di potenza vincitore della AO5, ovvero la prima asta pubblica dedicata allo sviluppo del settore.

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