Roma, 08/09/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Nasce la laurea che crea competenze per la transizione energetica

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Racchiudere in una laurea tutte le competenze indispensabili a gestire la transizione energetica, per occuparsi di decarbonizzazione di processi, rinnovabili, progettazione sostenibile. Il nuovo corso di studi in Ingegneria Ambientale per la transizione ecologica, proposto dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, è emblematico delle nuove esigenze del mercato, con particolare riguardo alle imprese impegnate nel processo di transizione ecologica ed energetica.

Aumentare la competitività con la formazione

Creare competenze per affrontare le sfide della transizione ecologica è ormai tra le priorità delle aziende italiane ed europee. La competitività del settore industriale dipende anche da questo, e la presenza di laureati pronti ad assumere ruoli di gestione e progettazione nel comparto energetico è fondamentale.

Ingegneria ambientale per la transizione ecologica

Il nuovo corso di studi in Ingegneria Ambientale per la transizione ecologica, proposto dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, è emblematico delle nuove esigenze del mercato, con particolare riguardo alle imprese impegnate nel processo di transizione ecologica ed energetica. Formare professionisti, capaci di dialogare fluentemente con tecnici e ingegneri specializzati in ambito chimico, fisico ed energetico, è l’obiettivo primario dell’innovativo corso di laurea interdisciplinare lanciato per il prossimo anno accademico, il primo ad essere incentrato sulla transizione energetica.

Le competenze

Saper supportare la progettazione di processo o servizio tenendo conto della sostenibilità è oggi fondamentale, ma mancano ancora le figure specializzate capaci di analizzare, leggere e proporre i passi necessari verso una società ad impatto zero. Il nuovo corso di laurea punta a colmare questo divario, offrendo un programma di insegnamenti frutto anche del confronto diretto con le imprese che richiedono nuovi e più attenti mix di competenze per supportare la loro competitività a livello italiano ed europeo. Ecco allora che l’analisi del ciclo di vita diventa una materia di studio che potrà guidare le scelte dell’azienda, a fianco del diritto ambientale, della progettazione sostenibile e dell’informatica applicata al monitoraggio e al controllo delle filiere produttive e dell’impiantistica chimica e biochimica.

Gli sbocchi professionali

Gli sbocchi professionali sono quelli tipici dell’ingegnere junior per questa classe di laurea, ovvero ingegneria civile, ingegneria ambientale e del territorio, ingegneria della sicurezza e della protezione civile. Il tutto con un’innovativa spinta alla progettazione sostenibile.

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