Il cuore pulsante di questa tecnologia all’avanguardia, realizzata dalla società di infrastrutture rinnovabili Resource Environmental Solutions in partnership con il National Renewable Energy Laboratory, costituisce uno step importate nei confronti di una gestione più produttiva e sostenibile delle risorse eoliche.
Incremento record di richiesta di turbine eoliche
I dati emersi dal report di Wood Mackenzie, società che si occupa di analisi e consulenze nel settore energetico, evidenziano un aumento record di richieste di turbine eoliche nel mondo. L’analisi risale all’agosto del 2023, e rimarca la costante crescita della domanda di energia rinnovabile. Da qui, una soluzione come Dynamic Yaw – scrive Business Wire – può rappresentare un rilevante passo avanti nei confronti di una gestione più efficiente (nonché sostenibile) delle risorse. Assumendo un ruolo importante per raggiungere gli obiettivi globali di riduzione delle emissioni e di sostenibilità ambientale.
Realizzata dalla società statunitense di infrastrutture rinnovabili Resource Environmental Solutions (RES) che presenta questa soluzione sul proprio sito, in partnership con il National Renewable Energy Laboratory (NREL) – con sede a Golden, Colorado, rappresenta il principale laboratorio nazionale del Dipartimento dell’energia degli Usa per la ricerca e lo sviluppo delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica – tale, nuova tecnologia andrà dunque a migliorare le prestazioni delle turbine eoliche (il cui utilizzo è sempre più diversificato, basti pensare alle mini turbine posizionate sui tornelli della metro a Parigi, così da convertire in elettricità quella che è la spinta derivante dal passaggio degli utenti).
Focus sul sistema di orientamento della turbina
Il cuore pulsante dell’innovazione – testata da RES per oltre sette anni in vari parchi eolici nel Regno Unito, dimostrando esiti positivi – alberga nel sistema di orientamento delle turbine eoliche Yaw System; parliamo, dunque, della componente responsabile dell’orientamento del rotore della turbina eolica verso il vento (un elemento decisivo, dunque, per massimizzare la produzione di energia).
Stando alle prime stime, l’approccio sistemico di Dynamic Yaw – anziché operare in maniera isolata, come accade nelle turbine tradizionali, ciascuna turbina all’interno di un parco eolico dotato di Dynamic Yaw condivide dati e informazioni cruciali (ad esempio, la velocità e la direzione del vento) e lavora in coordinazione con le altre per migliorare le prestazioni dell’impianto – otterrebbe il risultato di ottimizzare l’efficienza energetica complessiva integrando il corrispettivo di 1-3 turbine eoliche in un parco da 100 aerogeneratori semplicemente attraverso una gestione e dei controlli migliorati. Non bypassando (tutt’altro) il vantaggio legato ai costi operativi.
Negli Usa i parchi eolici offshore più grandi al mondo
“Il comparto delle energie rinnovabili è sull’orlo di una digitalizzazione diffusa”, le parole di Alex Bamberger, VP Digital Solutions presso RES. A maggior ragione (appunto) negli Stati Uniti, dove una serie di rilevanti iniziative – che hanno preso il via anche, e soprattutto, per merito di due emendamenti voluti dal presidente Joe Biden (Inflaction Reduction Act, promossa nel 2022 con la prima revisione a termine 2023, e Bipartisan Infrastructure Law) – che hanno fornito un impulso decisivo allo sviluppo di tecnologie green, sviluppando l’industria nazionale del comparto.
In particolare, la presidenza uscente lascerà un’eredità corposa, che ha consentito a Massachusetts e Rhode Island di installare ben 2.878 MW di energia eolica offshore per merito di progetti tanto importanti quanto strategici. Restando sui numeri, poi, Massachusetts e Rhode Island hanno unito le forze per concludere, come spiega Electrek, i tre progetti eolici offshore ad oggi i più importanti a livello globale.
