I droni sono un ottimo strumento per ispezionare le turbine eoliche, e con il progetto IBIS si sono ottenuti dei risultati ancora più soddisfacenti.
I droni al servizio dell’eolico
Chi avrebbe mai immaginato dei droni al servizio dell’eolico? Eppure è così da quando ci si è resi conto della loro efficienza e delle loro immense qualità.
Con essi infatti è possibile ispezionare turbine e parchi raccogliendo dei dati sicuri e in modo abbastanza economico, evitando vecchi metodi tradizionali come l’accesso con le corde che richiede, tra l’altro, delle tempistiche molto più lunghe.
Un drone invece, può svolgere tale lavoro anche in meno di un’ora, e può controllare anche 5 turbine alla volta, garantendone la sicurezza e permettendo anche una più rapida manutenzione.
La novità apportata dal progetto IBIS
Questi piccoli aeromobili sono dunque ormai impiegati nel settore, e la vera novità apportata dal progetto IBIS (Increased Blade Inspection Safety) riguarda l’utilizzo della tecnologia a raggi X per scansionare anche ogni minima parte del generatore.
Una volta che la scansione è stata completata, vengono poi interpretate e migliorate le immagini radiografiche ottenute attraverso la codifica AI.
I benefici
I ricercatori che si sono occupati del progetto credono che questo porterà diversi benefici, contribuendo a massimizzare le prestazioni delle turbine e offrendo dei vantaggi anche ai proprietari di parchi eolici, come un risparmio sui costi e sul tempo.
Perché è importante il controllo
Il controllo su tutti gli aerogeneratori è molto importante per garantirne sia la longevità che la totale sicurezza, affinché possano sempre funzionare in modo corretto e per prevenire eventuali rischi e correggere difetti quali crepe, vernice scrostata, corrosione, deformazioni, infiltrazioni d’acqua o spaccature.