In Svezia, l’eolico ha superato il nucleare, chiudendo un 2024 molto importante nella rimodulazione del mix energetico nazionale. Nel mese di Dicembre, l’energia eolica è stata per la prima volta la principale fonte di energia elettrica, contribuendo alla transizione ‘verde’ svedese.
La forza del vento
Il comparto eolico della Svezia è un’eccellenza (insieme alle rinnovabili, al netto delle complessità), tanto che il Paese scandinavo potrebbe trainare la decarbonizzazione a livello globale. Addirittura, nell’ultimo trimestre del 2024, l’energia prodotta incanalando la forza del vento ha superato quella nucleare.
Con riferimento al ‘solo’ Dicembre, poi, l’energia eolica è stata per la prima volta la principale fonte di energia elettrica. Questo, davanti all’idroelettrica e allo stesso nucleare, rappresentando il 35% della produzione. L’ha riportato la Reuters, citando i dati che ha raccolto l’Associazione svedese per l’energia eolica (SWEA).
Nella misura in cui le cifre debbano essere contestualizzate, alla luce della posizione geografica della Svezia e del suo sistema socio-economico, quello della SWEA è un indicatore importante. Stoccolma, per altro, aveva ottenuto il primato, all’interno dell’Unione europea, anche in termini di quota di consumo interno lordo di energia da rinnovabili.
Rinnovare le ambizioni
Ovviamente, sempre nell’ottica del ‘Sistema Paese’, l’auspicio generale è che tali soglie rappresentino un punto di partenza, rispetto al quale continuare ad investire.
Il tutto, sempre tenendo presente come anche in Svezia gli incentivi (e dunque i supporti) pubblici abbiano rappresentato un tassello nevralgico di queste politiche. Considerando invece tutto lo scorso anno, l’energia eolica ha rappresentato il 25% della produzione, rispetto al 22% del 2023.
L’attuale Governo, però – guidato dal Partito Moderato – ha eliminato i sussidi per il collegamento dei progetti offshore alla rete elettrica nazionale. Per raddoppiare la produzione di energia elettrica nei prossimi due decenni, portandola a circa 300 Terawattora (Twh), ha specificato che punterà soprattutto sul nucleare. Sono dieci le nuove centrali in programma.
Ci sarà da capire e da valutare, dunque, se le più recenti scelte di politica economica possano influire sui progressi in materia di eolico. Intanto, comunque, i progressi in materia hanno rappresentato comunque un record notevole.
La produzione annuale eolica di 40,8 TWh non era stata mai raggiunta prima. A conferire ancora più valore all’obiettivo è stato un altro aspetto. Ossia, che “il 2024 è stato caratterizzato da venti normali“.