La BP e la nipponica JERA hanno costituito un partenariato, equamente ripartito, per rinforzare la loro presenza sui mercati globali dell’eolico offshore.
Un nuovo attore per l’eolico offshore
Nel comparto globale dell’eolico offshore opererà una nuova Joint Venture, costituita da BP e dalla nipponica JERA. Dalla loro sinergia è sorta JERA Nex bp, con l’obiettivo di installare una potenziale capacità di generazione netta pari a 13 Gigawatt (GW). Il completamento formale del partenariato dovrebbe arrivare entro la fine del terzo trimestre del 2025.
Alla base dell’accordo tra la multinazionale britannica e il fornitore energetico giapponese, si è concordato un quadro di finanziamenti che arriverà dai più stretti alleati. Suddetti finanziamenti – impegnati entro la fine del 2030 – dovrebbero raggiungere gli 5,8 mld di Dollari. Dopodiché, si dovrebbe andare incontro all’autofinanziamento.
Ad ogni modo, la ripartizione della proprietà ha seguito una schema perfettamente condiviso, in ossequio al criterio del ’50:50′. Così operando, si punta a costruire un portafoglio all’interno del quale i bacini operativi, nonché le tipologie di lavori siano programmati e diversificati. Le linee guida e le direttrici seguiranno dei ‘capitoli’ già definiti.
Modalità operative
Come da comunicati, il contributo dei due soggetti comprenderà attività operative con circa 1GW di capacità di generazione netta. A queste, si aggiungerà una una forte conduttura di progetti di sviluppo di alta qualità per circa 7,5GW e ulteriori locazioni garantite, per altri 4,5GW di capacità potenziale.
Contestualmente, quando pienamente operativa, JERA Nex bp perseguirà uno sviluppo orientato, finalizzato anche alla razionalizzazione dei diversi quadranti. Inizialmente, infatti, si è previsto di concentrarsi sul progresso dei progetti esistenti in Europa nord-occidentale, Australia e Giappone.
In secondo luogo, anche attraverso la catena di approvvigionamento, l’azienda si avvarrà e beneficerà delle capacità commerciali globali di entrambi gli attori. Non ultimo, sempre per avvalersi delle potenzialità della forza del vento (JERA è entrata nel settore nel 2019), ci sarebbe poi l’idea di valorizzare il piano anche attraverso la vendita di energia.