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Eolico, Sicilia: Mazara del Vallo, nuovo avamposto di RepowerEU

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Il nuovo parco eolico di Mazara del Vallo (Trapani), promosso da Libeccio e finanziato dalla Banca Europea per gli Investimenti e da Natixis Corporate & Investment Banking, avrà una capacità istallata di 44,80 Megawatt, rifornendo la Sicilia, ma non solo.

Sicilia, al centro di un piano ambizioso

La Sicilia si appresta a rinforzare la propria posizione di pilastro italiano ed europeo dell’eolico, grazie a Mazara del Vallo, che sarà la sede di un secondo impianto locale che sfrutta la forza del vento.

Promotrice del progetto, la società Libeccio (detenuta da Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative e da Byom). La struttura, operativa entro il 2026, si chiamerà ‘Vento di Vino 2’ e avrà una capacità istallata pari a 44,80 Megawatt (MW). La stessa, sarà in grado di sostenere il fabbisogno di almeno 56.000 famiglie, in tutta la penisola.

Secondo le stime iniziali, inoltre – come ha riportato l’ANSA – l’implementazione del piano creerà oltre 270 nuovi posti di lavoro. Finanziato complessivamente il progetto con 97 mln di Euro – su base project finance – la cifra si comporrà tuttavia di due parti.

La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) ‘concederà’ 42 mln di Euro. I restanti 55 mln, invece, perveniranno da Natixis Corporate & Investment Banking (Natixis CIB). Contestualmente, l’apertura della nuova linea di credito andrà a coprire l’indebitamento residuo di Libeccio in rapporto all’infrastruttura già esistente, la ‘Vento di Vino 1’ – sempre a Mazara del Vallo – da 24 MW.

Il volano delle politiche europee

Un dispiego così importante di risorse – moltiplicatore tangibile per lo sviluppo regionale – s’inserisce all’interno del Green Deal europeo, oltreché del piano REPowerEU.

Per quest’ultimo, lo scorso anno, la BEI si era impegnata ad erogare finanziamenti aggiuntivi per 45 mld di Euro, entro il 2027. L’iniziativa, una delle principali nell’attuazione del Patto verde europeo, mira alla riduzione – entro il 2030 – di almeno il 55% delle emissioni nette di gas a effetto serra (rispetto ai livelli del 1990). Successivamente, per il 2050, l’obiettivo sarà quello della neutralità climatica.

Alla luce delle grandi ambizioni e delle possibilità emergenti, le future sfide potrebbero rivalorizzare il ruolo della Sicilia. In effetti, la direzione intrapresa dalla Commissione europea con REPowerEU potrebbe fungere da volano per l’isola, fino ad accrescerne esponenzialmente la postura geo-economica.

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