Secondo le previsioni della società norvegese Rystad Energy, la crescita dell’eolico offshore potrebbe raggiungere quota 11 GW di nuova potenza installata. Parliamo dunque di una crescita non indifferente a livello globale.
L’eolico offshore
Continua a crescere a livello mondiale l’eolico offshore, con nuovi progetti e iniziative pronte a essere avviate. In particolare, secondo le previsioni della società norvegese Rystad Energy, l’attuale trend continuerà a procedere a un ritmo costante, superando i 520 GW entro il 2040.
Tali dati però escludono lo sviluppo del settore in Cina, che ha già raggiunto determinati livelli non solo in questo campo ma anche in altri. L’Europa però cerca comunque di tenere testa, grazie a nuovi investimenti che entro la fine del decennio rappresenteranno oltre il 70% dei 90 GW installati nel mondo.
Dove si scommette di più?
Ma dove si scommette di più su questo genere di impianti galleggianti? Come spiegato dalla società energetica indipendente, sicuramente nel Regno Unito, in Francia e Portogallo. In Inghilterra per esempio, sono già stati registrati lo scorso anno numeri da record, con una potenza di 21,8 GW generati.
A Fécamp invece, a nord della Francia, si trova una delle strutture offshore più grandi al mondo, e alla quale hanno contributo realtà importanti del settore come EDF Renouvelables, Enbridge, e Wpd, partner italiano. È dunque già da tempo che si punta molto sull’eolico offshore, considerato come fonte alternativa della quale non è possibile fare a meno.
Tante difficoltà
Nonostante tutto questo però, ci sono ancora tante difficoltà da superare, e parliamo di pressioni inflazionistiche, interruzioni nella catena di fornitura e lunghi e complessi processi autorizzativi.
Rystad Energy infatti, esorta la politica ad affrontare con maggior impegno le questioni logistiche, in modo da permettere a queste piattaforme galleggianti di avere un ruolo chiave nella transizione energetica.