A Palermo, nell’ambito di Offshore Wind Revolution, l’Italia e la Norvegia hanno siglato due patti d’intesa, volti al rafforzamento della cooperazione nel settore eolico.
Nuova cooperazione nell’eolico
L’Italia e la Norvegia rafforzeranno la cooperazione nell’ambito dell’eolico offshore, grazie alla firma del 25 Ottobre su due nuovi memorandum. Come ha riportato l’Adnkronos, l’occasione per suggellare l’intesa è stata la conferenza Offshore Wind Revolution.
Un’iniziativa promossa dall’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia Occidentale, in collaborazione con Magellan Circle e il supporto di WindEurope, ANEV e AERO. Presente, inoltre, il patrocinio dell’Ambasciata di Danimarca in Italia.
Il primo protocollo d’intesa è stato siglato tra l’ente governativo norvegese Innovation Norway e la stessa AERO. Il secondo, sempre tra l’ente norvegeese e l’ANEV. Dal punto di vista logistico, gli investimenti connetteranno i porti della Sicilia Occidentale, le loro attività specifiche e l’indotto, con la catena di approvvigionamento dell’eolico offshore.
Il ruolo della Sicilia
Le piattaforma siciliana rappresenta un avamposto competitivo – partendo dalla posizione dell’isola nel Mar Mediterraneo – in relazione alla sempre più affermata direzione intrapresa dai mercati. Si tratta di un’industria che in Italia ha dimostrato grandi margini di sviluppo, nel sostegno alla transizione energetica ma anche per la creazione di posti di lavoro.
A livello comunitario, infatti, l’energia eolica è arrivata a rappresentare la seconda fonte di elettricità. In linea con la portata dei progetti che la Banca europea per gli investimenti (BEI) ha finanziato, appare dunque necessario implementare nuove aree per lo sfruttamento della forza del vento.
Alexio Picco, vertice del Consiglio di amministrazione di Magellan Circle, ha così spiegato le ragioni della scelta: “I porti siciliani hanno a disposizione tanto spazio e l’offshore ne richiede molto. Inoltre, logisticamente la Sicilia ha una posizione centrale. I parchi eolici sono previsti un po’ ovunque nel Mediterraneo e l’isola è al suo centro, dunque in una posizione oggettivamente privilegiata“.