Entra in funzione in Tibet un parco eolico da 100 MW e da 4.650 metri di altitudine, dunque ad altissima quota. Il sito è stato costruito in soli 260 giorni, a dispetto delle condizioni proibitive del luogo, ed è dotato di 25 turbine che dovrebbero fornire circa 200 milioni di kWh di elettricità all’anno.
Il parco
Quello realizzato in Tibet è l’ennesimo esempio di come la Cina stia sempre più investendo sulle rinnovabili, anche in luoghi nei quali non è semplice portare a termine determinate operazioni.
In Tibet adesso, nel distretto di Seni, è attivo il parco che sarà conosciuto come uno dei più grandi al mondo ma soprattutto come il più alto, situato a 4.650 metri di altitudine.
I lavori di costruzione sono iniziati a metà aprile a Nagquka, una città del Tibet settentrionale, e per la struttura sono stati spesi 90,3 milioni di dollari. Come caratteristiche, vi sono 25 turbine che dovrebbero generare circa 200 milioni di kWh di elettricità all’anno, riducendo le emissioni di anidride carbonica di circa 160.000 tonnellate e coprendo i consumi di 14.000 famiglie.
L’obiettivo principale
L’obiettivo principale però non è produrre energia pulita, bensì fare da banco di prova per supportare la ricerca del settore, permettendo lo sviluppo di impianti di questo genere su larga scala e promuovendo lo studio sull’applicazione di turbine ad alta quota.
Le sfide da superare legate all’altitudine sono infatti innumerevoli: più si sale e più la pressione atmosferica e la densità dell’aria diminuiscono, riducendo la spinta sulle pale ed aumentando la probabilità di uno stallo.
Condizioni difficoltose
Il parco si trova in una zona molto particolare della Regione cinese, dove si vivono condizioni difficoltose per via di un clima molto rigido e soggetto a violente escursioni termiche giorno/notte, che richiedono materiali ultra resistenti.
L’opera si deve a CHN Energy (China Energy Investment Corporation), importante impresa energetica statale amministrata direttamente dal governo centrale, che svolge un ruolo pionieristico nella fornitura di prodotti e servizi di intere catene industriali, rappresentando una delle aziende più grandi al mondo tra quelle impegnate nel settore energetico.
L’Intelligenza Artificiale
Sulla realizzazione del sito Hu Jiansheng, capo del progetto, ha anche parlato di una piattaforma eolica intelligente utilizzata per la fase di studio, spiegando che con le nuove tecnologie legate all’Intelligenza Artificiale sarà infatti possibile superare quei problemi causati dall’altitudine elevata di un impianto, come la bassa efficienza della conversione.
Con questa nuova struttura sarà infatti possibile per l’azienda cinese studiare e concentrarsi su diversi fattori, sperimentando come gli agenti atmosferici di luoghi così inospitali possano influire sulle componenti del parco.
Vernice protettiva
Per il progetto poi, alcuni ricercatori hanno anche adoperato una tecnica speciale per rivestire lo strato esterno delle pale con della vernice protettiva, per fare in modo che non diventino troppo secche o fragili, e per mitigarne l’invecchiamento.
L’uso della IA sia in questo settore che per altri fonti alternative, può comunque aiutare ad affrontare sempre nuove sfide, offrendo soluzioni alternative per prevenire rischi legati alle condizioni climatiche, ottimizzare l’efficienza energetica dell’impianto, monitorare il sistema anche da remoto e prevedere la domanda dei consumatori, grazie agli odierni strumenti di machine learning.