Parte la prima turbina del parco eolico offshore Dogger Bank, nelle acque del Regno Unito.
Elettricità alla rete nazionale del Regno Unito
Il parco eolico offshore Dogger Bank, grande quanto il Big Ben, inizia a inviare elettricità alla rete nazionale del Regno Unito, dimostrando già le proprie potenzialità.
Gli sviluppatori del progetto spiegano che l’impianto è ancora in costruzione e che, una volta concluso, avrà una capacità totale di 3,6 GW. Al momento, è partita solo la prima delle 277 turbine della centrale.
A occuparsi dell’iniziativa, la società controllata SSE Renewables e le compagnie Equinor e Vårgrønn, joint venture nata da Eni e HitecVision.
Questa grande fattoria del vento, per il Primo Ministro britannico Rishi Sunak, sarà una grande opportunità per rafforzare la sicurezza energetica della Nazione, far diminuire le bollette e creare anche posti di lavoro.
Le previsioni
Secondo le previsioni infatti, Dogger Bank produrrà entro il 2026 talmente tanta energia green da poter alimentare almeno 6 milioni di case, e diventerà un hub industriale nel cuore del Mare del Nord estremamente importante.
Tutto questo, potrebbe aiutare la Gran Bretagna a risollevarsi dall’ultima gara d’appalto sulle rinnovabili, episodio in cui non è stata presentata nemmeno un’offerta per lo sviluppo dell’energia eolica offshore.
Eppure il Paese, in questo settore, è sempre stato leader a livello globale, con numerosi parchi già attivi e con l’obiettivo di diventare ‘carbon neutral’ entro il 20250 investendo soprattutto sull’energia del vento.
Vedremo se, quando Dogger Bank entrerà pienamente in funzione, le cose cambieranno.