La Romania, mettendo a sistema diversi finanziamenti della Banca europea per gli investimenti (BEI), sia nell’ottica di investire su rinnovabili e biomasse, che per rinnovare ed espandere la rete elettrica.
Il supporto europeo
La Romania, nonostante alcune difficoltà, sta cercando di ristrutturare il proprio comparto energetico, mettendo a sistema investimenti sulle rinnovabili, le biomasse e in generale sulla rete elettrica. Finanziamenti che – insieme al coordinamento – hanno trovato nel supporto della Banca europea per gli investimenti (BEI) un volano di fondamentale importanza.
In questi termini, il Paese dell’Europa Centro-Orientale sta organizzando il proprio impegno indirizzandolo verso differenti direttrici. Certamente le rinnovabili, ma anche il nucleare (fondamentale, in questo settore, è la cooperazione con Ansaldo e con l’Italia) e il biometano.
Contestualmente – in ossequio ai paradigmi della transizione ‘verde’ – si è affermata la centralità del rinnovamento della rete elettrica. E anche qui, si sta rivelando nevralgico il supporto finanziario della Banca europea.
I recenti progetti
A proposito di quest’ultimo aspetto, recentemente la BEI ha concesso un prestito da 200 mln di Euro a Distributie Energie Electrica Romania (DEER), l’operatore di distribuzione del Gruppo Electrica.
Si andrà dunque potenziare la rete di distribuzione elettrica romena che copre il 40% del suo territorio e serve circa 4 mln di famiglie e imprese. Il prestito – erogabile anche in Lei, ossia la valuta locale – aiuterà la DEER a servire meglio i suoi clienti. Migliorerà inoltre l’efficienza energetica e a facilitare la connessione delle fonti di energia rinnovabili.
Secondo quanto è stato sottolineato in sede europea, infatti, la rete elettrica della Romania ha “urgente bisogno di investimenti per far fronte all’invecchiamento delle infrastrutture”. Soltanto ricorrendo ad interventi mirati, sistemici e strutturali si potrà fronteggiare la crescente domanda di elettricità. Domanda che non è destinata a crescere solo nel Paese, ma in generale al livello globale.
L’operazione è in linea con il piano RePowerEU, volto a sostenere un’energia accessibile, sicura e sostenibile per l’Europa. Contribuirà contestualmente agli obiettivi di coesione e di azione per il clima della stessa Banca.