Il progetto della Northern Lights della Norvegia per lo stoccaggio (CCS) dell’anidride carbonica (CO₂) con protagoniste la TotalEnergies, l’Equinor e la Shell è entrato nella sua seconda fase. In virtù di un accordo con la Stoccolma Exergi, la capacità del progetto aumenterà, fino a raggiungere quota 900 chilotoni di anidride carbonica per anno (kt CO₂/y), dal 2028.
Lo stoccaggio in Norvegia
Il progetto della Northern Lights in Norvegia per lo stoccaggio (CCS) dell’anidride carbonica (CO₂) – con protagoniste la TotalEnergies, l’Equinor e la Shell – entrerà nella sua seconda fase. Con gli investimenti per la seconda fase, aumenterà la capacità di trasporto e stoccaggio del progetto – da 1,5 mln a oltre 5 mln di tonnellate di CO₂ all’anno – a partire dal 2028.
La Northern Lights JV DA è una società in nome collettivo a responsabilità condivisa (DA), registrata e costituita, di proprietà di Equinor, TotalEnergies e Shell. Questa trasporta e stocca l’anidride carbonica frutto delle emissioni industriali. L’ottica è quella di recuperare una delle esternalità negative delle produzioni, limitandone gli aspetti negativi.
Nell’Ovest della Norvegia, poi, al largo della costa di Øygarden esiste un terminale di ricezione onshore, a sua volta vettore conduttura per lo stoccaggio permanente. Quest’ultima operazione avviene in un serbatoio a 2.600 metri sotto il fondale marino.
Prospettive di sviluppo
Settata per ricevere l’anidride carbonica dal 2024, la Northern Lights si è legittimata come la prima società a offrire servizi commerciali di CCS. Due gli accordi già firmati. Con la Yara in Olanda e con la Ørsted in Danimarca. La prima fase dell’opera della Northern Lights è rientrata in Longship. Trattasi del progetto di cattura e stoccaggio del carbonio su larga scala del Governo di Oslo.
Questa seconda fase – all’interno di un mercato ben avviato – ha rappresentato un impegno finanziario di 7,5 mld di corone norvegesi (circa 700 mln di dollari). Si sfrutteranno inoltre le infrastrutture onshore e offshore esistenti. Per questo, il valore che sarà dato a questi impianti, sarà anche un modo per limitare al massimo gli sprechi, creando importanti opportunità.
L’espansione comprenderà nuovi serbatoi di stoccaggio a terra, pompe, un molo, pozzi di iniezione e navi da trasporto. Tutti questi dovrebbero essere completati per l’avvio entro la seconda metà del 2028. In questi termini, si è dato seguito alla firma di un accordo commerciale di quindici anni. Accordo, che è stato siglato tra Northern Lights e il fornitore svedese di energia di distretto, Stockholm Exergi.
Sempre dal 2028, avverrà così il trasporto e lo stoccaggio transfrontaliero di 900.000 tonnellate di emissioni biogene di a CO₂ all’anno. In una prospettiva più ampia, la decisione di espandere questi servizi nell’ottica continua di strutturare un mercato in materia che sia commercialmente valido e competitivo in Europa.