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Sistemi di accumulo, +100% di installazioni in Italia nei primi sei mesi del 2023

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Nel nuovo aggiornamento del Report “Osservatorio Sistemi di accumulo” di ANIE Federazione i dati relativi alle installazioni di sistemi di accumulo in Italia registrati dal sistema Gaudì di Terna. Un aumento sensibile nel primo trimestre del 2023 rispetto all’anno passato, ma un calo congiunturale nel secondo trimestre, a causa del blocco della cessione del credito. Tutti i numeri dell’energy storage in italia.

Nuovo aggiornamento del Report “Osservatorio Sistemi di accumulo” in Italia

Per gestire un sistema elettrico a forte trazione fonti energetiche rinnovabili (prevalentemente fotovoltaico ed eolico), il nostro Paese dovrà raggiungere 71GWh di accumuli centralizzati e 16 GWh di accumuli distribuiti, secondo stime Terna e Snam relative ai target europei del programma “Fit for 55”.

Tali dati sono relativi anche al nuovo Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec), che quei target dovrà rispettare.

Secondo il nuovo Report “Osservatorio Sistemi di accumulo di ANIE Federazione, aderente a Confindustria, nel primo semestre del 2023 sono risultati installati 386.039 sistemi di accumulo, per una potenza complessiva di 3.045 MW e una capacità massima di 4.893 MWh.

Confrontando i dati registrati tra gennaio e giugno 2023 con quelli del 2022, l’aumento delle installazioni è superiore al 100%, con una media di 26 mila unità/mese (contro le circa 13 mila dello stesso periodo dell’anno passato).

Accelerano le installazioni nel primo trimestre del 2023, ma poi calano in quello successivo. I motivi

Secondo i ricercatori ANIE, però, il forte incremento delle installazioni è relativo soprattutto al primo trimestre 2023, mentre tra questo e il secondo trimestre dell’anno in corso si è registrato un calo congiunturale, quantificato in circa il -19%.

Se l’accelerazione nel primo semestre del 2023 rispetto a quello del 2022 è imputabile alle tempistiche normative per l’accesso alle misure del superbonus, in particolare le tempistiche relative alle abitazioni unifamiliari, il rallentamento registrato nel secondo trimestre 2023 rispetto al primo è causato dal blocco della cessione del credito che non solo ha messo in crisi gli interventi con aliquota detraibile del 110%, ma anche quelli con aliquota del 50%”, si legge nel commento ai dati.

Distribuzione regionale delle installazioni. Sul podio più alto la Lombardia

Dall’analisi dei dati degli ultimi 24 mesi del segmento degli accumuli distribuiti emerge che è entrata in esercizio una capacità media annuale pari a 1.750 MWh.

Nel secondo trimestre dell’anno in corso, inoltre, si registra l’entrata in esercizio di sistemi di accumulo centralizzati di cui uno di potenza 28,8 MW e capacità di 28,8 MWh (Umbria) ed uno di potenza 14,7 MW e capacità di 8,8 MWh (Sardegna) e di un sistema di accumulo abbinato ad una centrale a ciclo combinato di potenza 7 MW e capacità 7 MWh (Lazio).

Complessivamente, infine, la Lombardia è la regione con il maggior numero di sistemi installati (75.719 SdA per una potenza di 583 MW e una capacità di 930 MWh), seguita dal Veneto (53.654 SdA per 414 MW e 722 MWh) e dall’Emilia-Romagna (38.690 SdA per 307 MW e 470 MWh).
Più in dietro il Piemonte, Lazio e Toscana.

Giornalista

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