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Shell Italia acquista Ego. Il ruolo delle centrali elettriche virtuali nella transizione energetica

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Shell Italia Holding (Gruppo Shell ha acquisito Ego, società genovese operativa nella gestione dell’energia, che favorisce l’incontro tra produttori e consumatori di energia elettrica, e promuove la diffusione degli impianti di fonti rinnovabili, attraverso un sistema di Virtual Power Plant.

Ego è gruppo Shell

L’accordo è stato firmato a settembre 2023, la conclusione dell’operazione è arrivata lo scorso 6 ottobre, ma solo oggi Ego s.r.l. ha comunicato l’avvenuta acquisizione da parte di Shell Italia Holding (Gruppo Shell).

Un’operazione finalizzata a potenziare in Shell la capacità di gestire in maniera ottimale ed efficiente i propri servizi in più segmenti del grande mercato energetico, di cui è sicuramente un grande attore globale, dalla generazione al trading, fino ai consumatori finali, grazie alle competenze e le soluzioni tecnologiche sviluppate da Ego.

L’operazione di acquisizione di EGO da parte di Shell conferma l’intuizione originaria del modello di impresa basato sul nuovo paradigma della generazione diffusa, in cui un operatore quale EGO si pone al centro della strategia di ottimizzazione delle risorse energetiche distribuite per fornire un servizio di qualità al sistema elettrico e per agevolare la trasformazione digitale anche nel settore energetico”, ha dichiarato l’Ing. Carlo Corallo, Amministratore Delegato di EGO.

La società genovese è considerata da tempo un operatore innovativo, capace di ottimizzare la produzione e i consumi di energia, mediante competenze specifiche in ambito digitale, tecnologico e commerciale, con focus sulla generazione da fonti rinnovabili, distribuite ed efficienti.

Ego, si legge nel prospetto aziendale, opera come trader energetico specializzato nella gestione dei PPA e del dispacciamento (BRP), con un portafoglio di oltre 1.500 impianti in tutta Italia, per una potenza nominale di circa 2.000 MW e produzione fisica dispacciata di oltre 3 TWh all’anno.

Inoltre, opera come aggregatore (BSP) nei nuovi mercati della capacità e della flessibilità, gestendo oltre 250 MW di unità di generazione e consumo in logica demand-response e VPP (Virtual Power Plants).

La centralità degli operatori Virtual Power Plants

I Virtual Power Plants saranno sempre più richiesti in relazione all’aumento costante e rapido di energia generata da fonti rinnovabili e pulite.

Le centrali elettriche virtuali infatti aggregano un gran numero di impianti (fotovoltaici, eolici, a biogas, di cogenerazione, fino alle centrali elettriche e i sistemi di raffrescamento/riscaldamento), in un unico sistema di controllo e gestione della produzione e dello stoccaggio di energia.

Il cuore del sistema è l’infrastruttura cloud.

È tramite il cluod che è possibile aggregare e gestire le diverse unità di generazione di energia elettrica presenti in un determinato territorio, abbinate ovviamente ai sistemi di accumulo (ma anche batterie e veicoli elettrici).

Grazie alle VPP, infine, si promuove e si accelera la transizione energetica green, quindi le rinnovabili, ma non solo, e allo stesso tempo si abbassa il costo di generazione, si aumenta la flessibilità nei consumi, si migliora l’efficienza energetica, si gestiscono meglio i picchi in temi rapidi, si tagliano considerevolmente le emissioni di CO2 (e altri gas serra).

Giornalista

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